Giovane promessa

La storia di Rachele, astro nascente del pattinaggio

Arcorese, classe 2011, tenace e deterrminata è una delle stelle nascenti nel pattinaggio

La storia di Rachele, astro nascente del pattinaggio
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Campionessa italiana nei 5000 metri ad eliminazione su pista, campionessa italiana nei 5000 metri ad eliminazione su strada. Campionessa italiana nei 3000 metri a punti su strada, medaglia d’argento nei 3000 metri a punti si pista, medaglia d’argento nell’americana a squadre (con Anna Fiorini ed Elisa Raminzioni), medaglia di bronzo nei 1500 metri pista, medaglia di bronzo nei 300 metri su strada: signore e signori, ecco a voi Rachele Dolci…

Giovane promessa del pattinaggio

Alla kermesse tricolore su pista di San Miniato e quella su strada di Cantù, nel giro di un mese la giovane arcorese classe 2011 ha letteralmente fatto la differenza nella categoria “Ragazze”, trovando sempre un posto sul podio: "Sono soddisfatta – racconta Rachele – perché ero partita per i Campionati Italiani con l’intenzione di dare il meglio in ogni prova, mettendo a frutto un periodo di allenamenti molto intenso. Avrei potuto fare meglio nella 3000 a punti in pista, ma nel complesso sono contenta".

Idee chiare sul suo futuro

A dispetto della sua giovane età, Rachele Yara Dolci dimostra di avere idee molto chiare e di aver affinato una mentalità che può unicamente portarla lontano: "Il pattinaggio è una disciplina sportiva che richiede il massimo impegno. Mi sono allenata con dedizione e con costanza e ho avuto la reale dimostrazione che questa è la strada da seguire".

Peraltro in una società, la Polisportiva Bellusco, dove essere protagonisti è quasi un’abitudine…
"A Bellusco mi trovo benissimo – sottolinea Rachele – e sono seguita da allenatrici fantastiche che mi aiutano ad imparare e a crescere. Anche quando non sei al meglio, loro sanno sempre qual’è l’allenamento migliore da proporti. Mi trovo benissimo anche con tutti i compagni. Il pattinaggio è anche uno sport individuale, ma spesso è il supporto dei compagni a darti una marcia in più".

Prospettive?

A fine stagione passerà Allieve: prospettive? "Dovrò mettere maggiormente a frutto i quattro allenamenti settimanali. Si alza il livello delle competizioni ed io devo alzare il mio livello, mettendoci ancora più impegno e costanza".
E con la scuola come la mettiamo? "Farò come ho sempre fatto – sorride la quattordicenne di Arcore – ovvero 2-3 di studio prima di andare agli allenamenti. Quest’anno ho superato bene il primo anno di scuola superiore. A settembre sarò in seconda, indirizzo amministrazione, finanza e marketing".

Perché proprio il pattinaggio?

"Perché per come sono fatta io, è lo sport che mi permette di esprimermi al meglio. Mi ritengo una ragazza solare ma anche molto agguerrita e tenace. I coach mi chiamano “Vichinga”, una definizione che sento mia. Non mi piace accontentarmi. Anche per questo, oltre al pattinaggio su rotelle, pratico anche il pattinaggio su ghiaccio. Quest’anno sono stata convocata per uno stage di allenamento con la nazionale Juniores".

Dove si vede, in futuro?

"Il più in alto possibile – dice senza esitazione alcuna Rachele Dolci – e so benissimo che la a percorrere richiederà impegno e tenacia ai massimi livelli. Nel futuro immediato, invece, mi preparo per le gare di questa settimana a Santa Maria Nuova e per la partecipazione alla prova di Coppa Europa dal 14 al 16 agosto".

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