Assurdo

La strada spara proiettili di asfalto e chi paga per le vetrine rotte?

Una buca stradale sta creando parecchi problemi a un bar di Monza nel quartiere San Biagio alle prese con una vera e propria beffa

La strada spara proiettili di asfalto e chi paga per le vetrine rotte?
Pubblicato:

Due vetrine rotte nel giro di un mese per colpa di una buca: la strada che va a pezzi  «spara» proiettili di asfalto. E’ quanto accaduto al bar Mug di via Monte e Tognetti, a Monza San Biagio.  E oltre al danno c'è la beffa.

Una buca che spara asfalto

«Ogni volta che piove è la stessa storia -racconta il malcapitato titolare del bar di San Biagio, Mario Rio- Si aprono buchi sulla carreggiata, l’asfalto perde pezzi. E il passaggio delle auto fa schizzare quei pezzi, anche grossi, contro la mia vetrina». Che funge da bersaglio.

«I buchi che si aprono nell’asfalto sono già di per sé un problema sia per i veicoli che rischiano danneggiamenti, sia per quanti passano a piedi, bambini compresi che possono farsi male - continua il barista - Anche per me il danno non è da poco: una vetrina da sostituire che costa almeno un migliaio di euro. La sostituzione poi non è semplice: deve arrivare il camioncino con la gru, gli operai occupano la strada, con tutto il traffico che c’è. E durante la sostituzione, che richiede un certo tempo, il bar non può funzionare, ovviamente. E poi sono preoccupato per la incolumità dei clienti».

E chi paga i danni causati dalla buca?

E’ già successo un mese fa, è nuovamente successo la settimana scorsa. E le continue piogge aggravano sempre di più il problema.

Insomma, solo fastidi e tante domande a cui al momento non c’è risposta: «Chi mi ripaga per questi danni?».
Giovedì scorso il secondo «proiettile» che ha colpito nuovamente la vetrina. E adesso, oltre al danno, c’è pure la beffa: «La mia compagnia di assicurazione non vuole rispondere del danno perché sostiene che la colpa è del Comune. Se chiamo in Comune mi rimbalzano da un ufficio all’altro... E alla fine chi ci rimette sono sempre i cittadini».

Seguici sui nostri canali
Necrologie