La sentenza

La vittoria di Caponago

La Cassazione ha stabilito che la «Vitali Spa» dovrà versare 788mila euro nelle casse del Comune.

La vittoria di Caponago
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La «Vitali Spa» dovrà versare 788mila euro al Comune di Caponago per «scavo non autorizzato».

La vittoria di Caponago

Lo ha stabilito la sentenza emessa dalla Corte di Cassazione, terzo e definitivo grado di giudizio che di fatto, nei giorni scorsi, ha messo la parola fine a una questione che si trascinava da quasi dieci anni. La decisione, infatti, conferma quanto già stabilito dai Tribunali nei precedenti passaggi giuridici e costringe la società al pagamento della sanzione emessa a seguito di anomalie riscontrate dagli ordinari controlli dell’Amministrazione.

La vicenda

La vicenda legale, dicevamo, era stata avviata nel 2013: la «Vitali» era stata chiamata a rispondere di aver avviato i lavori di scavo all’interno della cava di sua proprietà (in località Cascina Bertagna, a ridosso della Teem) prima di ricevere l’autorizzazione a procedere da parte della Provincia e della Regione Lombardia. Una mancanza riscontrata dal Comune stesso a seguito di alcune verifiche effettuate dagli uffici e da un tecnico geologo. Da qui la decisione di procedere con la pesantissima sanzione pecuniaria.

La palla era passata presto ai Tribunali competenti. L’azienda, dal canto suo, aveva infatti presentato ricorso al Tar precisando che parte degli scavi effettuati sarebbero serviti per la realizzazione dell’impianto di betonaggio in area di cava e che in quel caso sarebbe potuto essere suscettibile di sanatoria. Istanza che però è stata respinta non solo in primo grado, ma anche dalla Corte d’Appello. Nel 2018 l’ultimo tentativo in Cassazione, che però non è andato a buon fine per la «Vitali», visto che i giudici hanno confermato la bontà della sanzione da 788mila euro emessa a suo tempo.
Un colpo non proprio indifferente per un piccolo Comune come Caponago, che già da alcuni anni aveva incassato una prima tranche dell’ingente somma. Soldi che però erano stati «congelati» proprio in attesa che si concludesse il contenzioso tra le parti. Ora, trascorsi i tempi tecnici, la cifra verrà effettivamente messa a disposizione del bilancio pubblico.

Soddisfatta l'Amministrazione comunale

«Da parte dell’Amministrazione comunale c’è soddisfazione, perché comunque è la prova che gli uffici hanno sempre lavorato in maniera professionale, corretta e trasparente nei confronti di tutti - le parole del sindaco Monica Buzzini - La cosa che mi preme sottolineare, comunque, non è l’entità della cifra in sé che è sicuramente importante, ma il messaggio che è in essa contenuto: il lavoro delle aziende sul nostro territorio è molto importante e qualificante, ma deve essere eseguito e portato avanti nelle pieno rispetto delle regole. Regole che devono essere seguite da tutti, piccoli e grandi imprenditori. Contrariamente a quello che molti pensano, nessuno in Comune è felice di elevare multe e sanzioni a chicchessia, ma piuttosto siamo contenti di constatare che in tutta questa vicenda non sia mai venuta meno, da parte nostra, la tutela delle norme e soprattutto della comunità nella sua interezza. Gli uffici, che ringrazio per l’impegno, hanno sempre lavorato bene in questa direzione, dimostrando che i provvedimenti assunti fino a oggi sono sempre stati ben motivati. Noi continuiamo con tenacia e determinazione nell’azione di controllo. E’ il compito di un Comune e lo dobbiamo a tutti i cittadini».

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