Giussano

L'addio ad Enrico Citterio, pieno di vita e di amici

Socio del Cai era anche iscritto all'Aido e ha voluto donare le cornee

L'addio ad Enrico Citterio, pieno di vita e di amici
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Grande cordoglio a Paina di Giussano per la scomparsa di Enrico Citterio, 73 anni, molto conosciuto in frazione. Ex agente di commercio nel settore dolciario era pieno di amici e impegnato in tante attività: escursioni in montagna con il Cai, camminate del mercoledì, serate di ballo e di musica, viaggi in compagnia.

Socio Cai,  era pieno di umorismo e generosità

Grande appassionato di montagna, pieno di amici, sempre pronto alla battuta e all’altruismo. Così in tanti a Paina ricordano Enrico Citterio, 73 anni, deceduto presso l’hospice di Giussano il 26 novembre. Socio del Cai, era molto conosciuto proprio perchè era sempre in movimento e sempre portato allo scherzo, ma anche alla generosità. Prima del decesso ha infatti ricordato ai famigliari che avrebbe voluto donare le cornee a qualcuno che ne avesse bisogno.

Ha donato le cornee

Aveva firmato personalmente il documento di donazione, così dopo la morte i medici hanno potuto prelevare le sue cornee perché altre due persone potessero tornare a vedere. Quella di Citterio è la 14esima donazione dell'anno; prima di lui ad inizio novembre,  aveva donato le cornee Enrico Sciliberto, di  Giussano.

Il lavoro nel settore dolciario

Per tutta la vita aveva lavorato come agente di commercio nell’industria dolciaria. Inizialmente, in proprio, come rappresentante della dolciaria Tettamanti di Lurate Caccivio. In seguito con alcuni colleghi, diede vita a una rappresentanza di più marche, vendendo ogni articolo dolciario confezionato, dalle caramelle al panettone, dalle merendine ai biscotti. Dotato di una grande comunicativa aveva lavorato fino ai 70 anni raggiungendo importanti risultati commerciali. Ma la stessa comunicabilità si riversava anche nelle sue attività extra lavorative: iscritto al Cai partecipava ad ogni escursione proposta dalla sezione.

Gli amici

Riusciva così a coniugare la passione per la montagna e il desiderio di stare in compagnia, parlando di cose serie ma anche divertendosi e facendo divertire le persone che aveva vicino. «Con Enrico il divertimento era assicurato. Si improvvisava fotografo, proponeva nuove gite e nuove mete, sempre pronto a ogni novità» ricordano dal Cai e «Gli amici del mercoledì» del Cai con i quali andava a camminare. Ma c’erano poi anche gli amici con i quali si ritrovava per serate di musica e ballo. Era «veramente di grande compagnia» ricordano, di una simpatia «contagiosa» come dimostrato anche dalla folla di amici e i conoscenti che sono andati a rendergli l’ultimo saluto e omaggio partecipando ai funerali.

 

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