Cornate d'Adda

Ladri in azione nei cimiteri di Cornate e Porto. Razzìe di portavasi e monumenti distrutti

Nei giorni scorsi numerosi cittadini hanno denunciato i furti subìti sulle tombe dei propri cari.

Ladri in azione nei cimiteri di Cornate e Porto. Razzìe di portavasi e monumenti distrutti
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Cimiteri di Cornate e Porto d’Adda (di nuovo) nel mirino dei ladri. Continuano a ripetersi i furti in due dei tre campisanti cittadini (più tranquilla sembra essere la situazione in quello di Colnago), al centro di numerosi «saccheggi» da parte di ignoti.

Ladri in azione nei cimiteri di Cornate e Porto

Nei giorni scorsi in tanti hanno segnalato quanto accaduto sulle tombe dei propri cari, in particolare a Cornate: «Per l’ennesima volta hanno rubato tutti i portavasi in rame presenti su una serie di lapidi - spiega un cittadino cornatese - Non è stata colpita solo la tomba di mio papà, ma tutte quelle in zona. Adesso ho provveduto ad acquistare in un nuovo portavaso, questa volta in alluminio. Speriamo che “interessi” meno i malviventi».

Malviventi che sfruttano la conformazione interna del cimitero per entrare e uscire dalla struttura con relativa facilità: «Probabilmente hanno qualche difficoltà a entrare visto che la recinzione è piuttosto alta - continua il cornatese - Una volta dentro però hanno gioco facile a uscire, visto che possono sfruttare alcuni gradini situati nei pressi delle tombe. Salendo su questi riescono a superare senza grossi problemi la recinzione». I portavasi (e portalumini) in rame non sono però gli unici oggetti finiti nel mirino dei ladri nei giorni scorsi. Sempre a Cornate, infatti, sono stati portati via una croce alta quasi un metro e un monumento funebre in bronzo. Una vera e propria «razzìa», che si somma a quelle compiute nelle scorse settimane al cimitero di Porto d’Adda.

Problemi anche nel parcheggio

Un cimitero che, tuttavia, presenta problemi di furti non solo al suo interno. In molti, infatti, hanno lamentato spiacevoli situazioni anche nel parcheggio limitrofo al camposanto, utilizzato come «punto d’appoggio» per chi sceglie il Santuario della Rocchetta come meta per una camminata o una sessione di corsa. Da quanto appreso, i ladri terrebbero d’occhio coloro che imboccano il sentiero per la Rocchetta per poi colpire le vetture (in cui spesso vengono lasciati portafogli o oggetti di valore) dei malcapitati.

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