Sindacati in presidio

L'allarme del sindacati "Alte concentrazioni di radon, rischio per la salute dei lavoratori dello Psal"

Presidio delle organizzazioni sindacali davanti alla sede di Ats: “Sbagliato accorpare le sedi territoriali di chi dovrebbe garantire la sicurezza sul lavoro”.

L'allarme del sindacati "Alte concentrazioni di radon, rischio per la salute dei lavoratori dello Psal"
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E' il secondo presidio in pochi mesi quello dei sindacati territoriali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uilfpl davanti alla sede di Ats Brianza.

L'allarme del sindacati "Alte concentrazioni di radon, rischio per la salute dei lavoratori dello Psal"

Le organizzazioni sindacali si sono date appuntamento in viale Elvezia a Monza per esprimere, ancora una volta, la netta contrarietà alla scelta di centralizzare i servizi di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro (Psal) in un'unica sede territoriale, quella di via Solferino. Sede in cui, in base a quanto sostenuto dalle organizzazioni sindacali, si registrerebbero concentrazioni di radon, in alcune stanze, anche superiore al limite.

Cos'è il radon

Il radon è un agente cancerogeno che, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, è il secondo maggiore responsabile del tumore polmonare dopo il fumo. Inoltre - precisano i sindacati in una nota diffusa oggi - Arpa Lombardia, sul suo sito web informa che l'incremento della probabilità che la malattia si manifesti "è proporzionale alla concentrazione di radon presente negli ambienti di vita e di lavoro frequentati da un individuo".

Dunque è spinto anche da queste valutazioni il presidio sindacale davanti alla sede di Ats Brianza dopo quello avvenuto nel marzo scorso, quando appunto era stata annunciata la scelta di trasferire i lavoratori dello Psal di Ornago nella sede monzese. Una scelta che i sindacati avevano fin da subito definito sbagliata e che, si legge ancora nella nota sindacale "sarebbe determinata dalla mancanza di personale".

"Chi è deputato a garantire la salute è il primo ad essere a rischio potenziale"

Una decisione doppiamente sfavorevole per i sindacati come spiega Fausto Callegari, coordinatore Rsu di Ats Brianza:

“La sede dove hanno trasferito i lavoratori si è rivelata problematica per la presenza di radon che in alcune stanze è addirittura cinque volte superiore al limite previsto dalle norme, con il risultato paradossale che chi è deputato a garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro è il primo ad essere messo in una condizione di rischio potenziale”.

Ma non è solo una questione di sicurezza. I sindacati rivendicano anche il loro "no" al concentramento delle attività di Ats in un'unica sede, sostenendo invece la necessità rendere capillare il presidio territoriale.

“La scelta di accentrare i servizi dimostra che a Regione Lombardia la pandemia non ha insegnato niente” gli fa eco Nicola Turdo della Cisl Fp Monza Brianza Lecco che aggiunge: “Non siamo di fronte a una scelta di efficienza né in termini economici né di qualità del servizio, accorpando si rende solo meno capillare il presidio territoriale”.

“Rivendichiamo ancora una volta il nostro ‘no’ al concentramento delle attività di Ats in un’unica sede perché bisogna avvicinare i servizi alle esigenze dei cittadini e con la scelta di accorpare le sedi di Desio e di Ornago a Monza si privano quelle aree di un intervento tempestivo in caso di necessità”, afferma Tania Goldonetto, segretaria generale della Fp Cgil Monza e Brianza.

Una situazione “incredibile, assurda e molto pericolosa”, la definisce Massimo Coppia, segretario della Uilfpl, che avverte: “Se questa direzione generale non attuerà in tempi brevi una soluzione alla problematica, rappresenteremo i lavoratori in tutte le sedi istituzionali”.

“È una condizione insostenibile – aggiunge Roberto Frigerio della segreteria Cisl Monza Brianza Lecco – che comporta disagi organizzativi e logistici a tutti i cittadini. Portiamo avanti questa partita anche sul livello regionale”.

"Chiediamo a Regione Lombardia un intervento urgente"

“Siamo di fronte a personale che non viene tutelato nei luoghi di lavoro – commenta Giulio Fossati della segreteria della Cgil di Monza e Brianza –, siamo di fronte a un territorio che viene svuotato dai servizi della sicurezza sui luoghi di lavoro. Chiediamo – conclude – urgentemente a Regione Lombardia un intervento per fare in modo che questo piano scellerato non prosegua nel suo percorso”.

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