E’ arrivato in Municipio, a Lentate sul Seveso, alle 11.20, con gli occhi già lucidi e indossando una felpa a tema, con stampata la bandiera tricolore. Dietro di lui un seguito di famigliari, datori e colleghi di lavoro e volontarie della San Vincenzo di Cesano Maderno. Erano tutti emozionatissimi per Lamin Sanyang, 29enne del Gambia, che finalmente da giovedì 4 settembre è cittadino italiano.
La storia di Lamin, diventato cittadino italiano
Un passaggio formale, («Mi sento italiano da sempre», ci ha detto), ma fondamentale per poter dare il via all’iter per il ricongiungimento familiare, «per portare qui mia moglie e mia figlia, che il 10 settembre compirà un anno e non ho ancora visto». Ad accoglierlo il sindaco Laura Ferrari, che prima di procedere con il giuramento ha voluto conoscere la storia di questo giovane, incuriosita dalla presenza di un così folto «pubblico». Casa a Camnago e lavoro a Seveso, Lamin è in Italia dal 2012, anno in cui ha potuto raggiungere i suoi genitori, grazie all’interessamento e all’intermediazione della conferenza cesanese della San Vincenzo de Paoli.
Per farlo venire in Italia si era mosso anche Giorgio Napolitano
«Mio padre era già qui da tempo e poi lo ha raggiunto mia madre, mentre io sono cresciuto in Gambia con mia nonna – ci ha raccontato parlando in un ottimo italiano – Per vari impedimenti burocratici non potevo ricongiungermi a loro, fino a quando la San Vincenzo si è occupata del mio caso e ha scritto una lettera all’allora presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Dopo pochi giorni è arrivato il nulla osta e così, quando avevo 16 anni, sono arrivato in Italia».
“Mi sono sentito italiano da subito”
E non ha perso tempo, dimostrando che la vera integrazione, se ci sono impegno e buona volontà, è davvero possibile.
«Mi sono messo subito a studiare l’italiano – ha proseguito – Prima ho frequentato la scuola media Anna Frank a Meda e poi il Centro di formazione professionale Terragni, al Polo, per diventare operatore del legno».
Si è sentito italiano da subito, «non appena sono arrivato qui. Mi sono dato da fare per imparare la lingua e per trovare un’occupazione». Dopo gli stage ha cercato lavoro e dal 2018 è magazziniere alla «Service it» di Seveso.
Il lavoro a Seveso: “Mi sento in famiglia”
«E’ la mia seconda famiglia, quando arrivo lì mi sento a casa – ha aggiunto – Sono stato accolto a braccia aperte e mi hanno sempre trattato benissimo. Ringrazio Fiorenzo, che mi ha insegnato il lavoro».
Famigliari e colleghi erano con lui al momento del giuramento
«Lamin è un lavoratore serio, responsabile e sempre disponibile», ha assicurato la titolare Francesca Radice, che giovedì ha voluto assistere a un momento così significativo per il 29enne, affiancata dai suoi colleghi, tra cui Maura Sedini, che ha confidato: «Per me è come un secondo figlio, sono felicissima per lui».
Tutti loro, insieme ad Abba, fratello minore del 29enne, alla nipotina Rihanna, di un anno e mezzo, e alle vincenziane cesanesi hanno assistito commossi al giuramento e al momento della firma, con cui è stato messo finalmente nero su bianco che il 29enne è un cittadino italiano.
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“Ora voglio portare qui mia moglie e mia figlia”
Un adempimento burocratico che gli consentirà di ottenere la carta d’identità (lunedì 8 settembre aveva già appuntamento in Comune) e il passaporto, necessari per poter andare a prendere la moglie Mariama Dalanda Jallow e la figlioletta Fatimah in Gambia:
«Spero di poter già prenotare un volo per il 20 ottobre», ha concluso Lamin con gli occhi che brillavano.
Il sindaco: “Questa cittadinanza è essere frutto di vera integrazione”
«In questi anni da sindaco ho conferito diverse cittadinanze, ma questa mi ha colpito particolarmente perché penso che ne incarni appieno lo spirito – il commento del sindaco Ferrari (Forza Italia) – Ammetto che inizialmente avevo dei preconcetti, ma con il tempo il mio punto di vista è cambiato. Se è frutto di un percorso serio e di vera integrazione, l’acquisizione della cittadinanza italiana è un bel traguardo da raggiungere».