Lentate sul Seveso

L’Anpi chiede una sede, il sindaco: «Al momento non abbiamo spazi»

Il presidente Brunati: «Con l’ultimo 25 Aprile pensavo che l’ostracismo nei nostri confronti fosse terminato».

L’Anpi chiede una sede, il sindaco: «Al momento non abbiamo spazi»
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La sezione locale dell’Anpi chiede una sede al Comune, ma riceve un due di picche. Il sindaco: «Al momento non ci sono spazi disponibili».

I contrasti sembravano alle spalle

Sembravano ormai alle spalle i contrasti tra l’Amministrazione comunale e l’Associazione nazionale partigiani d’Italia, legati al putiferio scoppiato a seguito della decisione del sindaco Laura Ferrari di «cancellare» la tradizionale cerimonia del 25 Aprile 2019. Una scelta forte, presa a seguito di un litigio con l’ex senatrice Lucrezia Ricchiuti avvenuto durante la manifestazione per la Liberazione dell’anno precedente. Una decisione che aveva suscitato dure reazioni e l’organizzazione di un 25 Aprile «alternativo», con discorsi davanti al Municipio mentre il sindaco era nel suo ufficio. Proprio a seguito di quelle polemiche era nata la sezione cittadina dell’Anpi, con a capo l’ex sindaco Riccardo Brunati.

L’anno scorso, in piena pandemia, il sindaco si era limitato a deporre la corona di alloro, quest’anno la cerimonia si è svolta in un clima disteso, alla presenza delle associazioni del territorio e pure dell’Anpi. Un evento che faceva ben sperare.

Niente sede all’Anpi

«Pensavo che con l’ultima cerimonia del 25 Aprile l’ostracismo nei nostri confronti fosse terminato, che venissimo accolti, invece evidentemente non è così», il commento amareggiato, a distanza di sei mesi, di Brunati, che si è visto respingere la richiesta di un locale del Comune da adibire a sede stabile dell’associazione.
«Mi sembrava una richiesta legittima, dato che la nostra sezione è attiva da ormai tre anni sul territorio, conta oltre cinquanta iscritti e in questo periodo ha svolto un’importante opera di divulgazione storica e culturale rispetto ai valori democratici e di contrasto a ogni forma di politica discriminatoria».
Lapidaria la risposta del sindaco: «Al momento non ci sono locali comunali liberi e disponibili da poter adibire a sede stabile dell’Anpi».

«L’Amministrazione non ha compreso la nostra importanza»

«Evidentemente l’Amministrazione non ha compreso l’importanza della nostra presenza come presidio democratico, anche alla luce dei recenti fatti di cronaca, con infiltrazioni neofasciste all’interno dei partiti di Centrodestra», ha sottolineato Brunati, facendo riferimento anche all’inchiesta di Fanpage su Carlo Fidanza.
«Se ci pensiamo bene quello che aveva paventato la Ricchiuti nel discorso che aveva fatto scoppiare la bufera è proprio quello che si sta verificando attualmente, ovvero il rischio dell'infiltrazione di frange eversive nei partiti politici, di persone appartenenti a un’area estrema, che andrebbe isolata - prosegue - Per questo il nostro ruolo non deve essere sottovalutato. La democrazia va alimentata con incontri e occasioni di dialogo e in questi anni abbiamo contribuito a farlo. Avere uno spazio ci consentirebbe di organizzare meglio le nostre attività e di intavolare un confronto costruttivo anche con l’Amministrazione».

«Non abbiamo nulla di meno degli Alpini o della banda»

Chiarisce che «non pensiamo di avere nulla di meno rispetto agli Alpini o alla banda di Camnago, associazioni a cui l’Amministrazione ha trovato gli spazi. A noi basterebbe anche un locale in condivisione con altri sodalizi, non ne pretendiamo uno solo nostro». E sul fatto che al momento non ci sono spazi disponibili: «Mi risulta che siano libere due sale al Centro civico Terragni, la parte superiore dell’edificio di via Aureggi e altri locali a Copreno. E’ solo una questione di volontà. Comunque continueremo a svolgere la nostra attività. E speriamo che in futuro ci venga messo a disposizione uno spazio».

Il sindaco: «Nessuna presa  di posizione»

«La mia non è una presa di posizione, anche altre associazioni cercano una sede e al momento non ci sono spazi disponibili - ha ribadito, dal canto suo, il sindaco - Se in futuro ci fossero locali liberi la richiesta dell’Anpi potrà essere valutata».

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