L'Anpi in visita al paese natale di Giacomo Matteotti
Viaggio a Fratta Polesine per la comitiva brianzola. "Una giornata intensa, di forti emozioni e di conoscenze storiche"

Nella giornata di domenica 25 maggio l'Anpi di Limbiate ha organizzato un viaggio a Fratta Polesine, paese natio di Giacomo Matteotti: oltre 60 i partecipanti alla visita organizzata con il Patrocinio dell'Amministrazione comunale.
L'Anpi in visita al paese natale di Giacomo Matteotti
"E' stata una giornata intensa, di forti emozioni e di conoscenze storiche che hanno coinvolto la comitiva" - fa sapere l'Anpi limbiatese.
L'intera mattinata è stata dedicata alla visita della Casa natale di Giacomo Matteotti accompagnati da guide esperte e di profonda conoscenza del territorio e della sua storia, un vero e proprio salto indietro nel tempo che ci ha permesso di vivere un pezzo importante della storia italiana.
L’edificio è uno splendido esempio di villa di campagna costruito nella seconda metà del '700. La famiglia Matteotti vi si trasferì nei primi anni del Novecento e lo ha abitato anche dopo il vile assassinio di Giacomo nel 1924 trasformandolo in un simbolo della sua lotta per la democrazia e la giustizia sociale.
Particolarmente emozionante per i partecipanti è stato entrare nel salone centrale dove fu allestita la camera ardente. Le installazioni multimediali distribuite lungo il percorso hanno permesso di approfondire la conoscenza di Matteotti attraverso video e suoni. Uno dei momenti più emozionanti della visita è stato l'ascolto dell’ultimo discorso che Matteotti tenne in Parlamento il 30 maggio 1924, pochi giorni prima della sua morte.
La dimora oggi è diventata la "Casa Museo Giacomo Matteotti", è riconosciuta di importante interesse culturale ed è stata elevata a Monumento nazionale.
La visita al mausoleo
Successivamente il gruppo si è trasferito nel Cimitero comunale per visitare il Mausoleo dove riposano i resti del deputato socialista impegnato nella denuncia dei crimini e delle violenze fasciste, dei brogli elettorali e della corruzione che caratterizzò i primi anni della dittatura fascista e, per questo, fu rapito e trucidato il 10 giugno 1924.
Ogni partecipante al Viaggio si è disposto ordinatamente in fila per deporre un garofano sul Mausoleo, giusto per rendere gli onori, anche a titolo personale al coraggioso deputato socialista.


Il pranzo, con un apprezzato menù tipico della tradizione contadina del Polesine, si è svolto in un suggestivo Mulino, gioiello di archeologia industriale di metà '800 e, prima della partenza per il ritorno, c'è stato il tempo per una passeggiata sul canale e una visita guidata del mulino perfettamente conservato