L'Arma ha ricordato il maresciallo Renzi, ucciso dalle Br
Il 16 luglio 1982 il comandante era stato barbaramente ucciso in un attentato davanti all'ufficio postale di piazza De Gasperi
L'Arma dei Carabinieri di Lissone ha celebrato e ricordato uno dei suoi uomini caduto per mano delle Brigate rosse quarant'anni fa.
L'Arma onora Valerio Renzi
Questa mattina, nel giorno esatto in cui un commando di brigatisti rossi uccise il maresciallo capo Valerio Renzi, il Comando dei Carabinieri di via 25 Aprile e la sezione locale dell'Associazione nazionale Carabinieri lo hanno ricordato con una cerimonia ufficiale.
Dopo la messa celebrata dal prevosto don Tiziano Vimercati nella Prepositurale dei Santi Pietro e Paolo, il corteo ha fatto tappa in piazza Alcide De Gasperi dove nel 1987 era stato eretto un monumento dedicato a tutta l'Arma.
Davanti al monumento due militari in Grande uniforme speciale hanno posato una corona d'alloro con tutti gli onori e i picchetti delle associazioni d'Arma e di volontariato della città.
Il 16 luglio del 1982 il comandante Renzi, come ogni mattina, si era recato all'ufficio postale di piazza De Gasperi per ritirare la corrispondenza quando, per caso, si era trovato in mezzo a una rapina perpetrata da una colonna delle Br.
Il maresciallo era stato barbaramente trucidato dai terroristi. Cinque anni dopo, sul luogo dell'attentato, il Comune ha eretto un cippo a perenne memoria.
Una targa per non dimenticare
Il Comando e l'Anc hanno anche voluto ricordare la figura del maresciallo Renzi posando una targa proprio accanto alla stele, targa scoperta dal luogotenente Roberto Coco, dal sindaco Laura Borella, dal maggiore Luigi Perrone, il colonnello Gianfilippo Simoniello dalla famiglia Renzi, la moglie Anna e i figli Gianluca e Alessandro.
Presenti tutte le associazioni civili e militari della città, una delegazione del corpo militare della Croce Rossa, assessori e consiglieri comunali.
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