Caso politico

L’assessore invita a scioperare e scoppia la polemica

L'invito di Lamperti e le accuse di Sassoli: "Se voleva fare il sindacalista, avrebbe dovuto candidarsi nella Cgil, non al Comune di Monza"

L’assessore invita a scioperare e scoppia la polemica

A Monza  la mobilitazione di solidarietà per la Global Sumud Flotilla  è diventato anche un caso politico con l’assessore democratico che invita a scioperare e la consigliera regionale che si indigna.

L’appello a scioperare dell’assessore

Sul suo profilo Facebook, in queste ore, l’assessore  democratico ai Lavori pubblici di Monza, Marco Lamperti, ha invitato tutti i lavoratori monzesi e brianzoli ad aderire allo sciopero generale e a partecipare alla manifestazione in sostegno della Global Sumud Flotilla previsto per domani, venerdì 3 ottobre 2025 anche nelle piazze monzesi. «Aderite al corteo organizzato dalla Cgil Monza e Brianza. Ci vediamo in manifestazione!», ha scritto l’assessore. Un messaggio politico forte, con cui ha voluto esprimere la propria vicinanza alla causa e la solidarietà verso il popolo palestinese.

Le critiche di Sassoli

Il post, tuttavia, non è passato inosservato. A commentarlo è stata la consigliera regionale Martina Sassoli di Noi Moderati, che ha dichiarato in una nota stampa: «Trovo imbarazzante – e direi inaccettabile – che un assessore, nello specifico ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica del Comune di Monza, inviti la cittadinanza ad aderire allo sciopero proclamato per il 3 ottobre. Un tale invito è fuori luogo e paradossale: chi dovrebbe garantire il regolare funzionamento del servizio pubblico, in virtù del suo mandato elettivo, si mette invece a minarne l’efficienza. Se voleva fare il sindacalista, avrebbe dovuto candidarsi nella Cgil, non al Comune di Monza. Se avesse voluto dare il proprio contributo alla pace nel mondo, doveva aderire al servizio militare attraverso la leva volontaria militare».

Ad alimentare la discussione sono arrivati anche i commenti dei cittadini. Accanto a qualche applauso e diversi “mi piace”, non sono mancati interventi critici. Tra le risposte più dirette, qualcuno ha scritto semplicemente: «Io vado a lavorare».