Cerimonia

L'Avis di Villasanta in festa, ma il presidente lancia l'appello: "Servono nuove leve"

"I numeri degli ultimi anni sono positivi, ma se nessuno si farà avanti per il Consiglio direttivo non ci sarà futuro per la sezione"

L'Avis di Villasanta in festa, ma il presidente lancia l'appello: "Servono nuove leve"
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Da una parte la festa per i donatori benemeriti; dall’altra l’appello per "salvare" la sezione cittadina. Domenica da protagonista per l’Avis di Villasanta, che nella giornata a lei dedicata ha voluto rendere il giusto e doveroso omaggio ai tanti soci che nel corso dell’anno hanno raggiunto un particolare numero di donazioni.

Avis Villasanta in festa

"Eroi di tutti i giorni", li ha definiti il sindaco Lorenzo Galli rimarcando l’importanza del dono come gesto, semplice ma di grande altruismo, capace di salvare vite umane:

"Sono stati quattro anni impegnativi vista anche l’emergenza Covid - le parole del presidente Angelo Sala, affiancato sul palco dal direttore sanitario Walter Perego e dal coordinatore provinciale Gabriel Usai - A oggi risultano iscritti 232 donatori, di cui 12 in più rispetto a un anno fa. Merito soprattutto della giornata organizzata a settembre che ha permesso di effettuare donazioni occasionali sulla clinica mobile avvicinando in questo modo tante persone alla nostra realtà. Al 30 settembre erano state effettuate 267 donazioni, in leggero aumento rispetto al recente passato. Numeri ottimi per la nostra piccola sezione, che testimoniano passi in avanti che fanno ben sperare. Perché dimostrano come i nostri donatori abbiano recepito il lavoro di sensibilizzazione svolto sul territorio in questi anni".

Il presidente lancia l'appello

Da qui l’appello e il campanello d’allarme per il prossimo anno, quando scadrà ufficialmente il secondo mandato del Consiglio direttivo che, come prevede la normativa, non potrà essere rinnovato:

"Questa, per me, è l’ultima occasione pubblica in qualità di presidente - ha proseguito Sala - Ringrazio tutti coloro che mi hanno supportato in questi otto anni, i membri del direttivo e soprattutto i nostri donatori: perché senza di loro non esisterebbe l’Avis e non sarebbe possibile tutto questo. A metà febbraio si terrà la prossima assemblea elettiva: da diversi anni le votazioni non vengono effettuate per mancanza di candidati. E questa situazione non può andare avanti. Oggi tante persone che compongono il direttivo sono in là con gli anni: solo due di esse sono ancora in età per la donazione. Servono giovani per rinfrescare l’attività dell’Avis: non chiediamo la luna, basta un impegno minimo secondo le possibilità di ognuno. Senza rinnovamento non vedo una grande continuità per la sezione della nostra città. E questo va a discapito di chi ha bisogno di sangue per continuare a vivere. La sede dell’Avis è aperta tutti i venerdì sera: vi aspettiamo per dare proseguo al lavoro svolto sino a oggi".

I donatori benemeriti

Al termine della mattinata, come detto, sono stati premiati i donatori eccellenti: distintivo in rame per Elena Campiotti e Giovanna Tortorella; distintivo in argento per Gabriella Gualtieri; distintivo in argento dorato per Marta Cecilia Fossati, Livio Fuga, Michele Losito, Carlo Mauri, Luigi Paolo Pizzaballa, Silvia Porta; distintivo in oro per Eros Beretti, Marco Bonaluni, Ruggero Radaelli, Andrea Seben, Silvano Zonca; distintivo in oro con rubino per Alberto Castoldi, Alessandro Figini, Sergio Labuz, Claudio Zappini; distintivo in oro con smeraldo per Massimo Cambiaghi, Giovanni Corti, Piergiorgio Panzeri, Maurizio Pieropan.

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