L'Avis in cattedra nelle scuole della città
Soddisfatto il presidente Gianluca Brioschi: "I ragazzi sono attenti e interessati. E' un bel traguardo"
Il futuro è nelle mani dei giovani e la sezione Avis di Lissone pare averlo capito.
L'Avis in pista nelle scuole
I volontari della sezione di via Spallanzani hanno deciso di «salire in cattedra» alla ricerca di nuovi giovani e generosi donatori. E quale posto migliore che le scuole superiori della città?
Abbiamo iniziato la scorsa settimana con gli studenti delle quarte e delle quinte del liceo scientifico Enriques e degli istituti Europa Unita e Meroni - ha spiegato il presidente Gianluca Brioschi - Abbiamo cominciato con una serie di lezioni per cercare di avvicinarli al nostro mondo, al volontariato spiegando l’importanza della donazione del sangue sia per chi dona che, soprattutto, per chi lo riceve.
I donatori, infatti, per tutta la scorsa settimana hanno incontrato alcune classi dei plessi di viale Martiri della libertà e di via Stoppani sensibilizzando sul tema e su come si può entrare a far parte della grande «ciurma» dell’Avis.
Si vuole andare anche dai più piccoli
Ma la voglia di lavorare, ai donatori dell'Avis lissonese davvero non manca.
Abbiamo trovato i ragazzi davvero molto interessati e alcuni di loro hanno anche voluto informazioni su come iscriversi - continua Brioschi - E’ stata sicuramente una bella esperienza anche per noi. A breve incontreremo anche altre classi degli stessi istituti e il prossimo anno scolastico contiamo di cominciare qualcosa di simile anche con i ragazzi delle medie e, perchè no, anche alle elementari.
Un progetto, quello di Avis, portato avanti anche grazie al dottor Silvano Mussi, direttore sanitario. Ma il presidente annuncia anche una piccola sorpresa: «Ringraziamo i dirigenti scolastici delle scuole che ci accolgono sempre a braccia aperte - continua - Adesso avanti tutta con il 75esimo anniversario di fondazione. Spetterà proprio agli studenti del Meroni progettare e realizzare il nostro nuovo logo».
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