In via Umberto I

Chiude la storica lavanderia: “Colpa della Ztl”

Da metà gennaio riprendono i lavori di sistemazione del centro storico, in attesa della revisione della viabilità. Dispiaciuta la titolare dopo 23 anni di proficua attività: "Come faccio a lavorare?"

Chiude la storica lavanderia: “Colpa della Ztl”

A Seregno, in vista dell’introduzione della Ztl in via Umberto I, la titolare della lavanderia ha deciso di chiudere la storica attività.

Chiude la lavanderia per la Ztl

Dopo la sistemazione di via Medici, conclusa nei giorni scorsi, dalla metà di gennaio è prevista anche la riqualificazione delle vie Umberto I e Marconi: verrà realizzata la nuova pavimentazione in porfido, in continuità con il resto del centro storico. Non è ancora ufficiale, ma l’Amministrazione prevede nei tratti riqualificati l’introduzione della Zona a traffico limitato. Da qui la decisione della titolare della lavanderia di abbassare la saracinesca, per sempre.

Il commento della titolare

“L’ho detto anche al sindaco (Alberto Rossi, ndr.), che è passato quando la decisione era già presa: avrebbe dovuto parlarne prima con i commercianti – spiega Roberta Romano, casa a Desio – Se nella strada entrano solo gli autorizzati, come faccio a lavorare? La gente deve cercare il parcheggio chissà dove, deve pagarlo perché tutti i posti sono pagamento e venire in lavanderia a piedi con i sacconi di giubbotti e piumoni? Non lo farebbe nessuno”. Nel luglio scorso, quando sono state rese note le intenzioni dell’Amministrazione comunale, “ho messo in vendita l’attività, ma nessuno la vuole proprio per la Ztl: noi del settore lo sappiamo. Altri esercenti si lamentano, perché la clientela si stanca a girare tre ore per trovare un parcheggio. Alcuni già avvertono un calo del lavoro…”.

Le preoccupazioni degli altri esercenti

La lavanderia è un’attività storica: “Sono qui da 23 anni, l’attività funziona bene e ha tantissimi clienti, che mi hanno già lasciato il numero di telefono se dovessi aprire altrove. Avrei venduto soltanto quando mio maritò andrà in pensione. Perché avrei dovuto chiudere un servizio che c’è da una vita? Non posso lavorare solo per chi abita qua. Serve il passaggio in auto e se anche non c’è parcheggio, qualcuno lascia l’auto davanti al portone qui accanto per il tempo necessario a lasciare i vestiti. Mi dispiace un sacco”. Anche altri esercenti sembrano preoccupati dalla Ztl nella zona riqualificata, nel timore che la novità provochi una flessione della clientela con accesso in centro soltanto se autorizzata.