Villasanta

Le chiese e i luoghi più importanti della Terra Santa nel presepe di San Fiorano

Una bellissima Natività quella rappresentata dall'artista e volontario Giancarlo Paleari nella chiesa di San Fiorano di Villasanta

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Un presepe tutto da gustare e meditare, una Natività da pregare che ogni settimana regala uno scenario diverso. Anche nella chiesa di San Fiorano di Villasanta si accende la magia del Natale. Tutto questo grazie al sanfioranese Giancarlo Paleari. Il volontario e storico presepista della parrocchia , con la collaborazione di Mario Guzzi, già da parecchi mesi si è messo al lavoro per realizzare il presepe parrocchiale tutto a mano. Un lavoro certosino, un vero gioiello artistico che lascia senza fiato.

Lo scorso anno c'erano le chiese del paese

Lo scorso anno, ricordiamo, Paleari aveva realizzato un presepe davvero unico, ambientato proprio a Villasanta. Nella Natività spuntarono non solo le chiese della comunità pastorale Madonna dell'Aiuto (Sant'Anastasia, San Fiorano, San Giorgio e Sant'Alessandro) ma anche i quattro sacerdoti (oltre all'ex  parroco don Alessandro Chiesa c'erano anche don Simone Sanvito, il vicario parrocchiale di San Fiorano don Giuseppe Angiari e il vicario parrocchiale di San Giorgio don Ivano Colombo) e anche il diacono Antonio Perrone.

Uno scenario diverso per ogni settimana

Per questo Natale Paleari si è tuffato nella tradizione anche se non mancano le novità. Infatti il volontario ha predisposto diversi fondali che vengono cambiati di settimana in settimana. Dal 2 al 7 dicembre il presepe era ambientato a Nazareth, il piccolo villaggio della Galilea dove vennero ad abitare dalla natia Betlemme il falegname Giuseppe e da Gerusalemme pastore Gioacchino con la moglie Anna e la figlioletta Maria. Vi abitarono in alcune grotte del villaggio, ora conservate tra le costruzioni di chiese moderne.

La basilica dell'Annunciazione e la chiesa della Visitazione

Dal giorno dell'Immacolata e fino allo scorso 13 dicembre il presepe si è concentrato sulla basilica dell'Annunciazione, mentre a partire dal 14 e fino al 22 dicembre nella chiesa della Visitazione. Si tratta di un luogo di culto cattolico di Ain Karem, nella periferia di Gerusalemme, che commemora l'episodio evangelico della visita di Maria alla cugina Elisabetta, come raccontato dall'evangelista Luca in 1,39-45; durante il primo incontro la madre di Gesù proclamò la preghiera del Magnificat.

Dal 23 al 26 dicembre, ovvero durante i giorni del Natale, cambierà nuovamente lo scenario del presepe che avrà come tema la grotta di Betlemme. Successivamente, dal 27 dicembre e fino al 14 gennaio si sposterà idealmente a Gerusalemme.

"Un itinerario di fede"

"Un itinerario di fede che ha lo scopo di aiutare i fedeli a concentarsi sui luogi più importanti dove è nato e cresciuto Gesù - ha sottolienato Paleari - Il presepe è curato nei minini particolari anche per quanto riguarda la scelta delle musiche di sottofondo, tutte quante ralizzate dalla corale della parrocchia".

 

 

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