Le donne si proteggono meglio dal Covid
La professoressa Patrizia Rovere Querini dell’ospedale San Raffaele di Milano è stata una delle relatrici al corso dell’Associazione medici di Seregno e della Brianza.
Quali sono le differenze tra il sistema immunitario femminile e quello maschile? E’ l’argomento di uno degli otto incontri del corso di aggiornamento «Back to school VI. Il futuro presente e l’innovazione in medicina», organizzato dall’Associazione medici di Seregno e della Brianza, presieduta da Francesco Scamazzo.
Relatrice la professoressa Patrizia Rovere Querini, coordinatrice dall’Area Autoimmunità e medicina di genere nell’Unità operativa di Medicina interna dell’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano.
Le donne si proteggono meglio dal Covid
«Il sistema immunitario, che ha lo scopo di difendere l’organismo dagli agenti esterni, presenta delle differenze tra maschile e femminile - ha spiegato - Le ragioni sono sia genetiche, sia dovute all’influenza degli ormoni. Strano a dirsi, dipende anche dal microbiota intestinale: i batteri che vivono nel nostro intestino e influenzano anche il funzionamento del sistema immunitario».
Le differenze sono presenti fin dalla nascita, ma è nell’età fertile che raggiungono la loro massima espressione: «Di base le donne rispondono più efficacemente ai patogeni e formano più anticorpi, le molecole protettive. Gli uomini, invece, tendono a fare più infiammazione, una risposta di difesa di prima linea che talora può essere inefficace. Queste diversità sono alla base del fatto che uomini e donne rispondono in maniera diversa agli agenti infettivi».
Lo abbiamo visto chiaramente con la pandemia di Covid-19: «Le donne si proteggono meglio e più velocemente, mentre gli uomini rispondono in maniera meno efficace e più facilmente mostrano conseguenze infiammatorie».
Proprio per questo motivo tante malattie hanno incidenza e decorso differente nei due generi: «Le donne sono più predisposte a sviluppare malattie autoimmuni, in cui il sistema immunitario invece di difenderlo attacca l’organismo di cui è parte. Gli uomini invece tendenzialmente più aterosclerosi e sono più soggetti a malattie cardiovascolari».