Iniziative

Le scuole di Desio dicono “no” alla violenza sulle donne

“ Riflettere su questa tematica è importantissimo ed è un qualcosa che va fatto ogni giorno, non solo il 25 novembre. L’età di voi studenti è importante, è il momento in cui bisogna guardarsi allo specchio e decidere che persona si vuole essere nella vita”, ha affermato il sindaco Simone Gargiulo.

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Un murales, una camminata e un minuto di rumoreper dire "no" alla violenza: sono numerose le iniziative realizzate dagli istituti scolastici di Desio in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Un murales contro la violenza sulle donne

E’ stato inaugurato questa mattina, sabato 25 novembre, il murales contro la violenza sulle donne realizzato da alcuni studenti dell’istituto tecnico industriale Enrico Fermi di Desio. L’immagine che è stata riprodotta all’esterno della scuola di via Agnesi è stata realizzata da Sara Gelosa, della classe 2° S, vincitrice del concorso “Colora la tua rabbia” indetto l’anno scorso proprio in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne e rappresenta le varie fasi della vita di una donna che, proprio a causa della violenza, viene spezzata.

“La giornata di oggi è il punto di arrivo di un percorso durato un intero anno e che, in generale, la nostra scuola porta avanti da molto tempo. Ringrazio gli studenti per il lavoro svolto”, ha infatti sottolineato la docente Giusy Taglia che, insieme alla professoressa Stefania Ravasio, ha supportato gli studenti nella realizzazione del murales.

Presente all’inaugurazione anche il primo cittadino Simone Gargiulo che ha affermato:

“Riflettere su questa tematica è importantissimo ed è un qualcosa che va fatto ogni giorno, non solo il 25 novembre. L’età di voi studenti è importante, è il momento in cui bisogna guardarsi allo specchio e decidere che persona si vuole essere nella vita, nel proprio percorso ci saranno sempre dei momenti difficili e qualcuno che vi dirà di no o vi ostacolerà ma reagire con la violenza non è soluzione”.

La camminata delle scuole secondarie di primo grado per dire “No” alla violenza

Anche le scuole secondarie di primo grado Pertini, Rodari e Agnesi hanno voluto dire “no” alla violenza sulle donne con una camminata, lungo le vie della città fino a piazza Don Giussani dove sono state lette riflessioni, poesie e testimonianze sul tema. A partecipare all’iniziativa, promossa dal centro anti-violenza desiano White Mathilda sono stati circa 400 studenti, insieme alle insegnanti e alle dirigenti dei tre istituti comprensivi desiani, che hanno portato striscioni e cartelloni con frasi significative contro la violenza.

“Ringrazio Luisa Oliva, presidente del centro anti-violenza White Matilda, le dirigenti scolastiche, le insegnanti e tutti gli studenti. Purtroppo, nonostante tutte le riflessioni e le iniziative, la violenza sulle donne è un fenomeno ancora troppo attuale, come tutti sentiamo in televisione e sui social le vittime di femminicidio sono ancora tante. Quest’anno sono 104 le donne che in Italia sono morte proprio a causa della violenza di genere e oggi il nostro pensiero va a Giulia Cecchettin, ultima vittima in ordine cronologico che abbiamo dovuto piangere e a tutte le altre donne che sono state vittime di violenza”, ha affermato il sindaco Simone Gargiulo presente in piazza Don Giussani insieme all’assessore alle Pari opportunità Samantha Baldo e all’assessore alla Pubblica istruzione Andrea Civiero.

 

 

Alle Prati un minuto di rumore in memoria di Giulia Cecchettin

“La battaglia contro la violenza sulla donna inizia da me!”

Questo è lo slogan che hanno gridato forte gli alunni della scuola primaria di via Prati per ricordare la giovane Giulia Cecchettin e tutte le altre donne a cui è stato tolto il diritto alla libertà e alla vita. Gli alunni della scuola, uniti contro ogni forma di violenza, hanno voluto lasciare il segno. Tutti, dai più piccini ai più grandi, hanno contribuito ad allestire uno spazio rosso con doni realizzati a man. Un gesto gentile verso tutte le donne che hanno percorso, oggi, la via della scuola.

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