Levata di scudi, la Polizia Provinciale resta in città
Un ordine del giorno presentato dalla stessa maggioranza, giovedì in Provincia, scongiura il trasferimento del Corpo da Cesano Maderno a Monza
La politica è tutta d’accordo: giù le mani dalla sede cesanese della Polizia Provinciale. I sindaci dell’area delle Groane, preoccupati per la possibilità di perdere un fondamentale presidio di sicurezza sul territorio, hanno levato gli scudi; i consiglieri provinciali di Centrosinistra, raggiunti dall’eco del possibile trasferimento, erano pronti a salire sulle barricate.
Levata di scudi, la Polizia Provinciale resta in città
Amministratori comunali e consiglieri provinciali sono sobbalzati sulle sedie alla scoperta che, nel Documento unico di programmazione per il 2025/2027 della Provincia, c’era esplicitata l’intenzione di portare tutti gli uffici e le strutture del Corpo di Polizia Provinciale oggi a Cesano Maderno nella sede unica istituzionale della Provincia, in via Grigna a Monza, che già ospita alcuni uffici e agenti tra i quali quelli adibiti al servizio di Polizia Stradale.
La maggioranza di Centrodestra (tra cui i cesanesi Marina Romanò e Michele Santoro) è corsa ai ripari e in tutta fretta ha presentato un ordine del giorno legato all’adozione del Dup. «Bisognerebbe avere il tempo per leggere tutte le 200 pagine del Dup - ha fatto autocritica il presidente Luca Santambrogio - Ogni tanto qualcosa purtroppo scappa…». Con l’ordine del giorno presentato in Aula giovedì, il Consiglio provinciale ha auspicato «un’attenta riflessione sulla eventuale razionalizzazione della Polizia Provinciale tenendo conto in via prioritaria delle condizioni per garantire il presidio di Cesano Maderno e valutare la possibilità di prevedere ulteriori presidi in altre zone della provincia».
Santambrogio ha spiegato che la razionalizzazione, «che sicuramente va fatta», pensando a «una sede che ospita il cervello della Polizia Provinciale», non esclude la possibilità di mantenere il presidio di Cesano e che, in futuro, se i numeri dell’organico del Corpo lo consentiranno, si potrebbe valutare la possibilità di aprire un distaccamento nel vimercatese.
La proposta ha ottenuto il supporto dal Centrosinistra, che era pronto a chiedere di stralciare la previsione se dalla maggioranza non fossero arrivate mosse e che, attraverso il capogruppo Vincenzo Di Paolo, ha evidenziato l’importanza della capillarità della Polizia Provinciale, soprattutto per i piccoli Comuni che soffrono per la carenza di risorse nella Polizia Locale: «Siamo contrari a fare confluire tutto in un’unica sede ed eliminare quella di Cesano Maderno». «Va bene la razionalizzazione ma chi ha proposto e ha avallato questa decisione?», ha punzecchiato Concettina Monguzzi. «Il Dup contiene previsioni sul lungo periodo ed è giusto che la dirigenza ragioni sulla razionalizzazione delle spese – la replica del presidente Luca Santambrogio - Al momento il trasferimento a Monza è impossibile perché i locali sono occupati dall’Ufficio scolastico territoriale, ma ne faccio anche una questione economica e dico che è meglio che la Polizia Provinciale resti a Cesano dove ci sono spazi già a norma». L’impegno del presidente è quello di «stralciare o meglio specificare» il passaggio nella prossima variazione del Dup.
La reazione del primo cittadino, Gianpiero Bocca
Il sindaco Gianpiero Bocca non ne fa una questione di confini territoriali ma, convinto che la capillarità della Polizia Provinciale sia un valore, accoglie con un sospiro di sollievo l’ordine del giorno al Dup della Provincia.
«Sono rimasto basito quando ho controllato il documento e ho letto quello che mi auguro sia un errore - spiega - Mi chiedo come sia stato possibile scrivere all’interno di un Dup qualcosa del genere e sono contento che il Centrodestra, anche grazie alle pressioni e alle richieste di rassicurazioni mie e degli altri sindaci della zona, abbia presentato un ordine del giorno». Altro che accorpamento a Monza, per Bocca il Corpo della Polizia Provinciale andrebbe piuttosto «potenziato» e si augura per questo che «la Provincia avvii una seria riflessione che porti ulteriori strumenti e capacità su un tema per noi determinante: ci riempiamo tutti la bocca di “ambiente” ma senza strumenti di tutela ambientale facciamo politica sul nulla».
La Polizia Provinciale, oltre che a perseguire reati ambientali, per Bocca garantisce «un presidio territoriale importantissimo e irrinunciabile» in un’area, quella delle Groane, segnata dalla delinquenza e dallo spaccio di sostanze stupefacenti. Il sindaco prende atto delle rassicurazioni politiche arrivate giovedì dal presidente della Provincia Luca Samtambrogio ma aggiunge: «Inviterei i referenti politici che governano la Provincia a una maggiore attenzione a quello che è contenuto nei documenti di programmazione da cui si determina l’azione dell’Ente». E avvisa: «Sono pronto a salire sulle barricate nel caso in cui l’ipotesi del trasferimento a Monza dovesse venire presa in considerazione».