Desio

L’ex deputato Tripiedi volontario nella Siria distrutta dal terremoto

Un viaggio con Alessandro Di Battista e l’onorevole Ascari: hanno portato aiuti e conosciuto da vicino l’immenso dolore di un popolo

L’ex deputato Tripiedi volontario nella Siria distrutta dal terremoto
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Missione umanitaria per l’ex parlamentare desiano del Movimento 5 Stelle, Davide Tripiedi tra la Siria e la Turchia colpite dal terremoto. Un’esperienza che lo ha toccato nel profondo.

L’ex deputato Tripiedi volontario nella Siria distrutta dal terremoto

Tripiedi, che ora fa parte del comitato per le Politiche del lavoro del Movimento 5 Stelle e in questo periodo si sta dedicando al volontariato, è tornato a Desio a fine marzo dopo cinque giorni trascorsi a portare aiuto alle popolazioni colpite dal sisma.

«In seguito al terribile terremoto avvenuto tra il sud della Turchia e il nord della Siria, siamo partiti per una missione umanitaria con l’Associazione A.b.s.p.p (Associazione Benefica di Solidarietà con Popolo Palestinese) insieme ad Alessandro Di Battista e all’onorevole Stefania Ascari - afferma - In cinque giorni abbiamo distribuito in diversi campi profughi, allestiti per i terremotati, 5000 pasti caldi e centinaia di pacchi viveri, con all’interno beni di prima necessità. Abbiamo anche distribuito in due orfanotrofi materiale scolastico, quaderni, penne, matite, astucci. Ma anche giocattoli. È stato toccante, una missione umanitaria che ci ha fatto conoscere il dolore vero. Bambini innocenti che, a causa di conflitti che affliggono la Siria da più di 10 anni, non conoscono la pace. Prima la guerra, poi il terremoto che ha devastato quel poco che avevano».

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Tutto è stato distrutto

«Molti hanno perso entrambi i genitori - racconta Tripiedi - Sono bambini che hanno subito un trauma inimmaginabile e che oggi vivono, se così si può dire, in condizioni di estrema difficoltà, in una tenda quando sono fortunati o in una baracca. Manca tutto. La maggior parte di loro non va a scuola. La povertà è disarmante. Ne ho conosciuti tantissimi che, nonostante tutto, ti regalavano sorrisi bellissimi. Ho giocato parecchio con loro, ci siamo anche divertiti. L’impegno che abbiamo preso è quello di continuare a sostenere queste povere vittime innocenti».

Un’esperienza che lo ha segnato

«Mi ha fatto toccare con mano una sofferenza ignota e ignorata», spiega. Tra i momenti che definisce «più drammaticamente dolorosi» ci sono quelli vissuti nella provincia turca di Hatay, «dove ho visto il "cimitero dei numeri". Numeri che indicano le vittime del terremoto seppellite in fosse comuni - ricorda - Una distesa immensa di pezzi di legno numerati piantati nel terreno. A colpirmi è stato il glaciale silenzio che avvolgeva quelle anime senza nome, prive di identità. È stato un momento di profonda costernazione».

Sono tante le storie che ha conosciuto, piene di dolore e tristezza, che ha condiviso con ciascuna delle persone che ha incontrato.

Come nel caso dell’incontro avuto nel centro storico di Antakya distrutto dal terremoto.

«Mentre cammino vedo un uomo davanti ad un cumulo di macerie - così racconta - Mi avvicino. Capisco che quelle macerie erano casa sua. Lo intuisce. Piange. Lo abbraccio e piango con lui».

Sensazioni che l’ex deputato desiano porterà sempre con sé, insieme alla certezza che il suo impegno non si fermerà qui.

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