Lgbt in piazza contro lo stop al Ddl Zan:"Nessuno ci affossa"
Ieri sera in piazza Trento e Trieste erano centinaia i rappresentanti della comunità arcobaleno brianzola
Lgbt in piazza Trento e Trieste a Monza ieri sera, sabato, per manifestare contro lo stop al Ddl Zan:"Noi esistiamo e nessuno ci affossa"
Lgbt in piazza
Dopo lo stop al Ddl Zan la comunità lgbtqia+ brianzola si è ritrovata compatta, e più combattiva che mai, ieri sera in piazza Trento e Trieste, per urlare con forza tutta la loro delusione. "L'odio non è un'opinione e oggi vogliamo manifestare tutto il nostro sdegno per l'affossamento della legge Zan - ha dichiarato Oscar Alfonso Innaurato, vicepresidente di Boa (Brianza oltre l'arcobaleno), capofila della manifestazione -. Un affossamento avvenuto tra gli applausi e le risate dei parlamentari, soddisfatti per la bocciatura di una legge che ci avrebbe fatto diventare un Paese più civile".
A sostenere la protesta centinaia di realtà, fra le quali Rete Brianza Pride, Partito Democratico, Cgil Monza e Brianza, Possibile, Lab Monza, Agedo (Associazione genitori di omosessuali), Famiglie Arcobaleno, la sezione brianzola di Amnesty International e ancora l'Unione degli studenti, il noto giornalista e scrittore Stefano Giussani e GayMin Out.
Che hanno criticato tanto l'operato del senatore Simone Pillon quanto quello che hanno definito "l'atteggiamento fuori luogo" del senatore monzese Massimiliano Romeo, dal quale si aspettavano di essere appoggiati. E invitato i presenti a "riprendersi il Palazzo di piazza Trento e Trieste", reo di non aver sostenuto la causa per i diritti della comunità lgbt.
"Vogliamo fare rumore"
Dopo gli interventi dei sostenitori, che hanno puntato altresì a ricordare le ancora tantissime vittime dell'odio omofobico e i suicidi legati ai fenomeni di discriminazione, e a sottolineare come la legge Zan fosse stata pensata anche per tutelare le persone disabili o chi è ghettizzato per il colore della pelle, la protesta si è chiusa con un flash mob "rumoroso". Che ha unito musica, fischi e per l'appunto il rumore delle pentole sbattute.
Vogliamo farci sentire perché noi esistiamo e nessuno ci affossa - hanno concluso - Continueremo a lottare perché vogliamo costruire un nuovo futuro".