Le iniziative

L'impegno della Cgil Monza e Brianza per la Giornata della Memoria e il Comitato Pietre d'Inciampo

Il segretario Casiraghi: “Importante alimentare la consapevolezza dei giovani e rinnovare l’impegno di tutti”

L'impegno della Cgil Monza e Brianza per la Giornata della Memoria e il Comitato Pietre d'Inciampo
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“La nostra generazione e quella dei nostri figli hanno avuto la grandissima fortuna di non aver vissuto la tragedia nazifascista ed essere nate in un periodo di pace, democrazia e libertà di espressione, inusuali nella storia dell’umanità. Un periodo che abbiamo studiato nei libri di storia e visto nei racconti di quanti hanno vissuto quegli anni. Una fortuna di cui essere consapevoli e un’eredità che ci impone di lottare contro ogni forma di oppressione e discriminazione come è stato fatto nel nostro paese per sconfiggere la dittatura fascista. Un regime che è nato e cresciuto sulla violenza, sul suprematismo razziale, sulla negazione di ogni giustizia sociale”

L'impegno della Cgil Monza e Brianza per la Giornata della Memoria e il Comitato Pietre d'Inciampo

Questo il pensiero della Cgil di Monza e Brianza, espresso con le parole di Matteo Casiraghi, segretario confederale. Non a caso la Cgil di Monza e Brianza è tra le fondatrici del Comitato Pietre di Inciampo a cui aderiscono più di quaranta comuni brianzoli e numerose associazioni.

“Quest’anno – spiega Casiraghi, che è anche nel direttivo del Comitato in rappresentanza delle organizzazioni sindacali e delle associazioni – verranno posate circa trenta pietre di inciampo per onorare la memoria di coloro che non tornarono più dai luoghi della deportazione. Il Comitato è anche impegnato nell’organizzazione di diverse iniziative seminariali, teatrali e didattiche offerte alle scuole del territorio grazie al contributo di un comitato scientifico”.

Oltre alla posa delle pietre d'inciampo in programma anche una visita al memoriale di Mauthansen

Da segnalare, inoltre, che nel mese di marzo, Cgil, Cisl e Uil territoriali organizzeranno un pullman di studenti brianzoli che, accompagnati da storici, docenti e sindacalisti, visiteranno il memoriale di Mauthausen, Gusen e il Castello di Hartheim. Una iniziativa in continuità con i tanti viaggi del “treno per la memoria” organizzati negli anni scorsi.

“In Brianza furono circa 1200 i lavoratori coatti costretti alle produzioni tedesche. Dalla Brianza 252 persone finirono nei campi di concentramento per motivi politici, 40 perché ebrei e un centinaio di militari perchè scelsero di non combattere sotto le bandiere dei fascisti (IMI)”, spiega il segretario della Cgil in Brianza, che aggiunge: “Enrico Bracesco, operaio brianzolo protagonista degli scioperi già nel '43 e poi nella Resistenza fu uno di quelli che pagò con l’arresto e la deportazione il suo impegno antifascista. Dopo essere stato a Fossoli venne ucciso a Gusen il 15 dicembre 1944. Scrisse alla moglie in una delle sue ultime lettere: ‘… fai come se fossi vicino a te e vedessimo assieme il futuro dei nostri piccoli: non mi dilungo molto perché hai compreso che ho dato tutto per ottenere un avvenire migliore: e che cosa non darei ancora per il bene dei nostri figli? Grossi bacioni, ricordami sempre”.

"La storia ci indica gli errori da evitare"

“La storia ci indica la strada per evitare gli errori del passato, a partire dal coraggio di prendere posizione e non girarsi dall’altra parte”, aggiunge Casiraghi, che conclude: “molti hanno pagato con la vita e con sofferenze indicibili il loro coraggio di lottare. Ci hanno consegnato diritti e libertà che allora potevano solo immaginare a partire dal voto libero alle elezioni a suffragio universale e dalle libertà di opinione e di associazione. Questi diritti sono tra gli strumenti, previsti dalla Costituzione, che possiamo utilizzare per costruire un’Italia ed un’Europa che siano protagoniste di progetti di pace, di solidarietà e di giustizia sociale”.

Toccanti le testimonianze condivise dalla Cgil di Monza e Brianza in occasione della Giornata della Memoria come ad esempio le interviste Lidia Beretta e Angelica Villa.

 

Interessante anche il film documentario promosso dalla Cgil e dallo Spi di Monza e Brianza, con il Patrocinio del Comune di Monza in cui si raccontano, attraverso le testimonianze e la voce di alcuni dei protagonisti, come si svolsero nelle più importanti fabbriche dell'area di Monza e di Sesto San Giovannigli scioperi, le reazioni che provocarono e gli esiti che determinarono tra i lavoratori stessi e le popolazioni della zona. Il fascino di queste storie è rappresentato proprio dalla determinazione per la libertà e dalla voglia di riscatto sociale di quei ragazzi che hanno avuto il coraggio di ribellarsi alla dittatura

(nella foto di copertina Matteo Casiraghi, segretario confederale della Cgil Monza e Brianza)

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