Monza

L'Intelligenza Artificiale al centro di un convegno della Cisl

Il seminario inizierà il prossimo 7 maggio: appuntamento dalle ore 9.00 presso l’area congressi della Palazzina Accoglienza della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori

L'Intelligenza Artificiale al centro di un convegno della Cisl
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E' il partenza il porssimo 7 maggio presso l'area congressi della Palazzina Accoglienza della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza un seminario organizzato dalla Cisl e dedicato a opportunità, rischi, strumenti e prospettive dell'intelligenza artificiale.

Intelligenza Artificiale al centro di un convegno della Cisl

Lo scorso 13 marzo - fa sapere il sindacato - l'Europarlamento ha approvato il cosiddetto A.I. Act, l'impianto di norme europee sull'Intelligenza Artificiale. Il testo, approvato ad ampia maggioranza, intende garantire i diritti fondamentali della democrazia, dello Stato di diritto e della sostenibilità ambientale dai sistemi di Intelligenza Artificiale ad alto rischio e, a un tempo promuovere, quell'innovazione che può assicurare all'Europa un ruolo guida nel settore.

"Spingendo lo sguardo al di là dei timori diffusi, legati peraltro a ogni mutamento intervenuto nelle diverse rivoluzioni industriali, possiamo ragionevolmente asserire che non esiste oggi alcuna Intelligenza Artificiale capace di replicare e financo migliorare il novero di attività che una persona è in grado di espletare. Esistono nondimeno sistemi di automazione e informatici in grado di condurre attività precise e limitate in maniera più efficiente di qualsiasi persona. Ciò pone una serie di sfide alla realtà del lavoro. Ed è per questo motivo che abbiamo ritenuto essenziale dare vita ad un percorso di approfondimento specifico" - spiegano dalla Cisl.

Il primo incontro

Il seminario, come detto, inizierà il prossimo 7 maggio: dalle ore 9.00 presso l’area congressi della Palazzina Accoglienza della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori e all'evento parteciperanno Alessandra Ingrao, Professore associato dell’Università degli studi di Milano, Paolo Palmerini, Project Manager and Board Member di GnuCoop Soc. Coop., Mauro Quaini, CEO di PuntoCom Group e Antonino Martino delegato FIM CISL in ST Mircroelectronics.

L’incontro, che sarà moderato da Marco Bianchi, responsabile della Scuola Sindacale Permanente della USR CISL Lombardia, verrà aperto con un contributo video appositamente preparato dall’euro-parlamentare Brando Benifei, relatore dell’AI Act dell’Unione, che spiegherà i contenuti della nuova legge europea di regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale.

Cosa aspettarsi

"Nei fatti quello che tutti si chiedono è: ci dobbiamo aspettare una catastrofe occupazionale e sociale dal nuovo avvento tecnologico? Noi pensiamo di no - spiega il sindacato. Occorre anzitutto potenziare un iter formativo che orienti i lavoratori verso compiti e mansioni connotati da tratti di personalità, ovvero competenze, specie di natura non cognitiva (per esempio relazionali), non possedute dall’A.I., assegnando alle macchine oneri a minor valore aggiunto. Si tratta di accompagnare la transizione. Certo, non si disegnerà il medesimo panorama nei diversi lavori e in tanti faranno fatica. Ma si tratta essenzialmente di gestire la nuova realtà sotto il profilo delle scelte politiche".

Si tratta, per la CISL, di far prevalere la sostenibilità sociale del cambiamento a quella economica, ossia garantire posti di lavoro e reddito (magari avendo la possibilità di partecipare ai tavoli delle decisioni aziendali in termini partecipativi) anche mediante la riscoperta della centralità della formazione anche da adulti, impostare politiche del lavoro profilate e garantire sussidi di accompagnamento ai soggetti più vulnerabili.

Una sfida

"Infine ma non certo ultimo - sottolinea il sindacato - reputiamo il portato etico che deve innervare lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale, accanto agli aspetti di natura tecnico/informatica, a quelli di regolazione pubblica (privacy, copyright, etc.) e a quelli di onere economico. Ad esempio, c’è per intero il tema dell’addestramento dell’A.I., dal quale va esclusa la possibilità di introdurre pregiudizi che finiscano poi per riprodurre e ampliare le diseguaglianze. Se l’algoritmo coglie correlazioni tra sesso maschile e ruoli manageriali, perché storicamente ci sono più uomini nei vertici aziendali, e viene impiegato per selezionare dei manager, finisce che per certe posizioni mi indica soprattutto uomini. Non possiede ovviamente alcun pregiudizio verso le donne: banalmente lo trova nei dati. Sta a noi entrare nell’algoritmo e correggere il pregiudizio di genere, onde impedire la scelta discriminatoria.
Proviamo a pensare anche all’allargamento dell’A.I. generativa ad altri modelli che non siano solo quello linguistico, all’avvento di sistemi sempre più personalizzati e tarati sui bisogni dei singoli utenti e al rischio sempre più dilagante dei deep fake (le immagini e i contenuti audio o video artificiali o manipolati), in un anno segnato da più appuntamenti elettorali decisivi. In quanto cittadini si fa sempre più pressante lo sviluppo di categorie critiche del pensare. È ineludibile. Quando si parla di deep fake, parliamo di una tecnologia talmente efficace che chiunque, con una piccolissima preparazione, può creare un video o un audio in cui sembra che chiunque abbia detto parole che non ha mai pronunciato. Dunque occorre approcciare la fonte, il contesto, esercitare il dubbio. Ciò diverrà essenziale persino in termini di tenuta per la democrazia.
Ma anche per il business conoscerà profonde implicazioni. Si disporrà progressivamente di modelli sempre più evoluti, che impiegano l’A.I. avendo quale punto di intersezione non solo il linguaggio umano, ma anche il linguaggio della chimica, della genetica, dei materiali. Ciò significherà aprire la via per la scoperta, ad esempio, di nuovi componenti, nuove medicine, e a un tempo l’interazione e la collaborazione sempre più decisiva tra mondi diversi. Una sfida per la Cisl da raccogliere e affrontare con estrema attenzione ma senza soverchie paure".

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