Il passato alle spalle

Lo spettacolare abbattimento del camino dell'inceneritore a Sesto San Giovanni

La cerimonia di demolizione si è tenuta ieri sera. Ora si punta dritti verso la Biopiattaforma.

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Lo spettacolare abbattimento dell'inceneritore a Sesto San Giovanni. La cerimonia di demolizione del camino del termovalorizzatore si è tenuta ieri sera. Ora si punta dritti verso la Biopiattaforma.

Il video dell'abbattimento del camino dell'inceneritore

Un'immagine che descrive bene il cambiamento dello skyline

Da ieri sera, mercoledì 22 settembre 2021, è cominciata una nuova era non solo per Sesto San Giovanni, ma per tutto il Nord Milano e per un "pezzo" di Martesana. Alle 23.30 il camino alto settanta metri dell'inceneritore di via Manin è venuto giù, aprendo definitivamente la porta alla futura Biopiattaforma, il sito voluto da Cap e dai Comuni soci di Core (il consorzio proprietario dell'inceneritore di cui fanno parte anche Cologno Monzese, Pioltello e Segrate) che lavorerà i fanghi di depurazione (per la produzione di calore e fertilizzante) e la frazione umida dei rifiuti domestici, per il biometano.

"E' stato davvero emozionante condividere questo momento storico insieme ai tanti cittadini arrivati in via Manin", ha osservato il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano.

Prima era venuto lo spegnimento dell'impianto

L'abbattimento del camino è arrivato dopo lo spegnimento dell'inceneritore, in occasione di una cerimonia alla quale avevano partecipato tutti i sindaci delle Amministrazioni socie di Core.  Al posto della struttura demolita ieri sorgerà una Biopiattaforma green dedicata all’economia circolare: trasformerà 65mila tonnellate di fanghi di depurazione delle acque in energia termica per il teleriscaldamento e fosforo da impiegare come fertilizzante e altre 30mila tonnellate di rifiuti umidi per produrre biometano, azzerando le emissioni di anidride carbonica.

La tabella di marcia verso la Biopiattaforma

Per l’autunno del 2022 è prevista la messa in funzione della prima linea per la trasformazione dei rifiuti umidi, mentre per la primavera del 2023 entrerà in funzione tutto l’impianto.

"Ringrazio ancora Gruppo Cap, ZeroC, i Comuni soci del consorzio, gli esperti, le associazioni e i cittadini che abbiamo coinvolto, e continueranno a esserlo, nel percorso partecipativo - ha proseguito Di Stefano - Siamo prontissimi ad affrontare le prossime sfide".

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