Besana

Lo storico parrucchiere abbassa la serranda dopo mezzo secolo

Sabato 13 agosto sarà l’ultimo giorno di lavoro per Giovanni Battista Casu

Lo storico parrucchiere abbassa la serranda dopo mezzo secolo
Pubblicato:
Aggiornato:

Tra una lozione e una sforbiciata butta lì al cliente seduto davanti allo specchio: «Sai che settimana prossima chiudo il negozio? Non per le vacanze ma per sempre». Lui strabuzza gli occhi: «Non puoi, altrimenti io dove andrò a tagliare i capelli?».
Può eccome e se lo merita anche Giovanni Battista Casu dopo mezzo secolo di lavoro. Sabato 13 agosto, lo storico parrucchiere da uomo abbasserà la serranda del salone di via Matteotti, a Villa Raverio, frazione di Besana in Brianza, per godersi la pensione.

Ha girato tutta Besana con il suo negozio

Sessantanove anni, sardo d’origine, ultimo di sette fratelli, cresciuto a Montesiro, dice scherzando di aver girato tutto il mondo con il suo esercizio. Tutto il mondo no, ma quasi l’intera Besana sì. Ha iniziato infatti la professione quand’era un ragazzino da un noto coiffeur di via Viarana.
«Andavo lì a tagliare i capelli e mi ha chiesto se avevo voglia di lavorare da lui», ci ha raccontato. E’ iniziata così la sua avventura, intervallata dalla scuola per parrucchieri frequentata a Lecco.
A 21 anni il grande salto: matrimonio e apertura di un suo salone a Calò; poi il trasferimento a Valle Guidino e nel 1988 l’arrivo a Villa Raverio dove negli anni il giro di clienti è cresciuto. Clienti che con il tempo sono diventati amici. Del resto si sa che quando si va dal barbiere, ci si lascia un po’ andare. Tra pettegolezzi, rivelazioni e pure qualche aneddoto un pochino enfatizzato.
«Diciamo che ne ho sentite tante - ha ammesso Casu, senza sbottonarsi - E pure io ne ho dette tante, forse troppe... Mi è capitato di perdere qualche guadagno a causa delle mie idee politiche».

"Grazie a tutti"

E dal 14 agosto cosa farai?
«Ancora non lo so, intanto ho messo in vendita il negozio. Ho ancora un buon giro di appuntamenti ma credo sia arrivato il momento di dire basta, anche perché i miei due figli hanno scelto professioni diverse dalla mia. Per ora mi limito a ringraziare tutte le persone che in questi cinquant’anni mi hanno affidato i loro capelli».

Seguici sui nostri canali
Necrologie