La storia

Lo straordinario esempio di Evelina

Malgrado la sindrome di cu è affetta, si è laureata campionessa d'Italia nel trampolino elastico

Lo straordinario esempio di Evelina
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La grinta e la determinazione sono più forti di tutto. Perfino di una sindrome che avrebbe potuto limitarla. E invece, con caparbia e tanto impegno Evelina Cafaggi, dieci anni, è «volata» sul gradino più alto del podio, diventando campionessa d’Italia nella categoria Silver Allievi Prima Fascia nella specialità trampolino elastico femminile.

La storia della piccola guerriera

Residente a Lentate, studentessa alla primaria Armando Diaz di Meda (da settembre inizierà il suo percorso in quinta), Evelina, affetta dalla sindrome di Poland, pratica ginnastica da quando ha tre anni.

«Ha iniziato sin da piccolissima nella ginnastica Vigor in Fide di Barlassina, mentre da tre anni sta praticando la disciplina del trampolino elastico, seguendo le orme di suo fratello Samuele. Si è appassionata a questa disciplina dopo aver visto lui ed è stato amore a prima vista», hanno spiegato papà Stefano e mamma Martina.

Un amore che è andato oltre a tutto, perfino alla sindrome di Poland: la bambina ha infatti un difetto malformativo monolaterale caratterizzato dal mancato (o dall’eccessivo) sviluppo del pettorale, associato ad anomalie del braccio e della mano, la sinistra nel caso della piccola ginnasta.
Nonostante questo la giovane lentatese, tesserata per la Ginnastica Sampietrina oltre che per la Vigor in Fide, è riuscita a Fano a lasciarsi alle spalle 18 atlete normodotate e a conquistare il primo posto nella categoria Silver Allievi. «Evelina è speciale. Una ragazzina minuta, riservata ma con tanto coraggio, un sorriso meraviglioso e tanta voglia di far capire che la sua invalidità non può e non deve essere un limite alla sua vita. Nonostante il mancato sviluppo del pettorale e quindi di un muscolo tanto importante, riesce a ottenere risultati straordinari. Ha tanta voglia di fare e ha una passione incredibile», ha raccontato la sua allenatrice Ramona Rimoldi, che era con lei a Fano a condividere la gioia del suo eccellente risultato.

Un grande impegno

Ramona ed Evelina, insieme al grande gruppo della Ginnastica Sampietrina, si allenano per quattro giorni a settimana tre volte al giorno. Un impegno importante, anche per le famiglie oltre che per i tanti ragazzi e bambini che si esercitano in palestra.

«Abbiamo vissuto periodi difficili nell’ultimo anno e mezzo. Allenarsi in maniera continuativa è fondamentale e non è stato affatto facile. Lavoriamo come dei matti, ci sono state e ci sono ancora tante restrizioni, ma dopo un periodo così difficile siamo riusciti ad ottenere grandi risultati e a tornare alla pseudo-normalità. Lavoro con un gruppo eccezionale, dove grandi e piccoli si esercitano insieme, poi ognuno compete nella rispettiva specialità durante le gare. Questo però dà modo anche di confrontarsi e stimolarsi a vicenda», ha aggiunto.

Una vittoria ancora più incredibile se si considera il fatto che i giudici non si sono neppure accorti della disabilità di Evelina.
Momenti dunque di grande emozione, come quando Francesca Beltrami, giudice alle Olimpiadi di Rio 2016, ha consegnato a Ramona un foglietto con riportati i nomi delle atlete e degli atleti della Ginnastica Sampietrina da promuovere ad ottobre nella categoria Gold. Tra loro anche la piccola biraghese, neo-campionessa.

«E’ una bambina molto semplice, con una grande passione per la ginnastica. Si allena e si impegna tanto. La vittoria di Fano è stata un successo totalmente suo. Frutto della sua determinazione e del suo talento», ha sottolineato papà Stefano. Una vittoria che, insieme a quella di Jacopo, ha portato grande soddisfazione nella società sevesina. Società che ha voluto lanciare un messaggio speciale: «La cosa più fantastica che potesse succedere è che, oltre a partecipare a questi campionati, Evelina è riuscita anche a vincerli, volando sul gradino più alto del podio di categoria. Volando su quel trampolino come lei tanto ama fare. Quando la passione e la determinazione aiutano a superare gli ostacoli della vita. Evelina grazie, grazie di cuore per ciò che ci hai insegnato e per le emozioni che ci hai regalato».

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