L’opposizione attacca sul cimitero: «In alcune frazioni è vietato morire»
L’inserimento nel Dup del project financing ha acceso la discussione in Consiglio.
La «rivoluzione» della gestione cimiteriale inserita dall’Esecutivo nel Documento unico di programmazione triennale non ha distolto l’attenzione della minoranza di «Tradizione e futuro», che ha denunciato l’emergenza «dell’attuale mancanza totale di tombe e di loculi disponibili nei camposanti della frazioni di Rancate, Tregasio e Canonica».
L’opposizione attacca sul cimitero: «In alcune frazioni è vietato morire»
Al sindaco di Triuggio, Pietro Cicardi, che giovedì in Consiglio comunale ha illustrato le linee guida dello schema di project financing elaborato per una diversa gestione dei servizi cimiteriali, il consigliere di centrodestra, Fabio Scandizzo, ha ricordato la situazione contingente. «La verità è che oggi in alcune frazioni è vietato morire perché non c’è posto, mancano tombe e loculi disponibili: una situazione di emergenza nei cimiteri di Rancate, Tregasio e Canonica. Chiediamo dunque alla Giunta come si intenda intervenire nell’immediato perché è questa la vera emergenza per i cittadini» ha fatto presente il consigliere.
La replica del primo cittadino
«Abbiamo presente la situazione, l’intento di portare quanto prima a gara il project financing è comunque già una risposta nel merito della questione. Nell’immediato, ad esempio a Canonica, è in corso il recupero di un campo che dovrebbe essere ultimato a fine ottobre e consentire di superare l’attuale carenza di disponibilità» ha replicato il primo cittadino.
Quanto al merito della nuova gestione cimiteriale, Cicardi ha parlato di «proposta complessiva per la gestione cimiteriale, comprensiva della manutenzione ordinaria e straordinaria nonché delle opere accessorie di investimento, oltre che della redazione di un vero e proprio piano regolatore cimiteriale a partire dal terzo anno di gestione» come ha spiegato. Quanto alla parte economica la bozza prevede «interventi di manutenzione straordinaria di 112mila euro e opere accessorie per 560mila euro, per un quadro economico complessivo lungo tutto il periodo di 2,9 milioni di euro che comporterà l’aumento delle tariffe per gli utenti e la contribuzione annua del Comune con un importo di 15mila euro» ha riassunto Cicardi, incassando però anche su questo aspetto tutto lo scetticismo del centrodestra.
«Visti gli aumenti tariffari che si profilano cerchiamo almeno di fornire un servizio di eccellenza, a questo proposito lo stanziamento per la manutenzione ci sembra insufficiente» ha infatti messo i puntini sulle «i» il capogruppo di Tradizione e futuro, Giuseppe Perego