I dati

L’ordinanza antislot salva le famiglie: nelle tasche degli agratesi resta mezzo milione di euro in più

I dati del ministero, elaborati dal Movimento 5 Stelle, certificano una riduzione importante del gioco

L’ordinanza antislot salva le famiglie: nelle tasche degli agratesi resta mezzo milione di euro in più
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Un calo delle giocate complessive di quasi il 20% e una riduzione dei soldi effettivamente persi pari al 23%. Numeri significativi e per certi versi confortanti. Cifre che dicono che la strada imboccata è quella giusta.

L’ordinanza antislot salva le famiglie: nelle tasche degli agratesi resta mezzo milione di euro in più

Stiamo parlando dei dati relativi al gioco d’azzardo ad Agrate. Uno studio accurato fatto dal gruppo agratese del Movimento 5 Stelle, per capire come e quanto abbia inciso l’ordinanza del maggio del 2021 con la quale l’Amministrazione comunale, proprio su specifica sollecitazione dei pentastellati, ha ridotto drasticamente gli orari di accensione delle slot machine all’interno dei locali pubblici. Uno stop di sei ore, dalle 8 alle 10, dalle 12 alle 14 e dalle 17 alle 19, durante le quali le macchinette devono restare rigorosamente spente. Intervento questo che si sovrappone alla Legge regionale che di fatto vieta ai nuovi locali di installare slot nel raggio di 500 metri da luoghi sensibili, quali scuole, centri giovanili, oratori, etc.

Il giro di vite è servito

E i numeri certificano che il giro di vite è servito, tanto che Agrate potrebbe diventare un modello per molti altri Comuni della Provincia di Monza e Brianza in attesa che anche la Regione Lombardia prenda provvedimenti ancor più stringenti e restrittive per limitare il fenomeno delle ludopatie, letteralmente esplose da qualche anno a questa parte. Sulla scorta, ad esempio, di quanto già fatto da Piemonte e Veneto.

I numeri

Ma veniamo ai numeri di Agrate emersi dallo studio dei 5 Stelle, che si sono affidati, attraverso gli uffici comunali, al monitoraggio annuale effettuato dall’Agenzia Dogane e Monopoli di Stato.
Se infatti gli euro spesi nel 2019 (dato pre pandemia) dagli agratesi nei giochi d’azzardo erano stati 7 milioni 306mila (a fronte di una spesa nella provincia di Monza e Brianza di 1 miliardo e 256 milioni, 14 miliardi e mezzo in tutta la regione) nel 2022 sono stati 5 milioni 900mila (una stima sulla base dell’ultimo dato disponibile di fine agosto che certificava una spesa di 4 milioni 919mila euro).

Con un calo del 19% in paese, che diventa ancora più evidente se si prendono in considerazione le cifre al netto delle vincite, ossia quanto gli agratesi hanno in sostanza letteralmente buttato via: 2 milioni 318mila euro nel 2109 contro 1 milione 800mila euro dello scorso anno (-23%).

La spesa pro capite

I dati consentono anche di calcolare una spesa pro capite, per ciascuno dei 15mila e rotti residenti ad Agrate, che ammontava a 140 euro nel 2022 contro i 181 del 2019 (-23%).
Ancor più evidente il calo per le sole giocate attraverso le slot machine, scese da 1 milione 297mila euro a 710mila euro, pari a -45%. Con un risparmio secco di circa 600mila euro.
Risparmio concreto perché i dati dimostrano che di quei 600mila euro non spesi solo 100mila sono stati reimmessi in altri giochi, mentre 500mila sono rimasti nelle tasche degli agratesi.
Il giro di vite ha quindi dato risultati concreti che potrebbero ulteriormente consolidarsi nei prossimi anni.

La soddisfazione dei pentastellati

Giuseppe Procopio

«Il monitoraggio dei dati sul nostro territorio ha dato ragione alla caparbietà e alla tenacia con cui è stata portata avanti questa battaglia».
Così Giuseppe Procopio, consigliere comunale del Movimento 5Stelle, commenta i dati che certificano un consistente calo del gioco d’azzardo in paese, rivendicando parte del merito. Come detto i provvedimenti assunti dall’Amministrazione comunale del 2021 sono figli anche di una mozione pentastellata approvata all’unanimità.

«Anche e soprattutto gli enti locali possono assumere un ruolo determinante per arginare il fenomeno del gioco d’azzardo - ha aggiunto Procopio - Particolarmente interessante è il dato che certifica un risparmio nel 2022 rispetto al 2019 di 600mila euro. Soldi in gran parte rimasti nelle tasche degli agratesi. In sostanza, per fare un esempio concreto, un risparmio pari al costo sostenuto recentemente dal Comune per rifare il manto sintetico del campo di calcio dello stadio Missaglia».
Ma quel dato dice anche un’altra cosa importante.
«Ci dice che la riduzione degli orari in cui le slot machine possono restare accese nei locali pubblici provoca una netta riduzione della spesa - ha aggiunto ancora l’esponente pentastellato - Il giocatore che trova la slot spenta nella maggior parte dei casi non si sposta in un altro comune, con minori limitazioni, per giocare. In sostanza risparmia quei soldi».
Aspetto questo che certifica ulteriormente come le ordinanze e i regolamenti sempre più restrittivi in questo caso hanno successo.

"Provincia e Regione facciano la loro parte"

«E’ quindi possibile sostenere - ha concluso Procopio - che se in maniera omogenea tutte le Amministrazioni comunali della Provincia adottassero un provvedimenti per introdurre limiti orari di funzionamento delle slot, potremmo avere un risparmio stimato per le tasche dei cittadini brianzoli intorno ai 70 milioni annui. Crediamo quindi che delibere come quelle assunte da Agrate possano e debbano essere replicate. Nella speranza che anche a livello regionale vengano adottati ulteriori provvedimenti restrittivi sulla scorta di quanto già avvenuto in Veneto e in Piemonte».

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