Varedo

«Lorenzo ha raggiunto la cima della montagna»

Il coadiutore ha salutato con una Messa in oratorio alla Valera la comunità pastorale Maria Regina.

«Lorenzo ha raggiunto la cima della montagna»
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Si è emozionato, ha ringraziato e condiviso la gioia di continuare il cammino, paragonando il suo percorso a un’escursione in montagna, verso la cima. Domenica scorsa don Lorenzo Motta ha salutato la comunità pastorale Maria Regina a Varedo celebrando la Messa all’aperto, in oratorio alla Valera. Il sacerdote 29enne, dopo cinque anni di servizio in città, dove era arrivato dopo l’ordinazione a diacono e poi ha proseguito come prete novello, è stato responsabile della pastorale giovanile: ora, ricevuto il nuovo incarico, si appresta a svolgere il ministero nelle parrocchie di Casatenovo, nel Lecchese.

«Lorenzo ha raggiunto la cima della montagna»

La sua Messa di saluto alla comunità varedese, l’ha celebrata insieme a don Etienne e a don Ambrogio.
Nella sua sentita omelia, don Lorenzo ha parlato del suo percorso. «Lorenzo ha raggiunto la cima della sua escursione in montagna - ha premesso - La partenza è stata in salita, nei primi passi c’era la paura di sbagliare sentiero, quindi è importante avere una cartina e dei punti di riferimento. Grazie a chi cinque anni fa, quando sono diventato diacono, mi ha accolto, grazie ai sacerdoti che sono stati un punto di riferimento, grazie a chi mi ha aiutato nella vita quotidiana, grazie a chi mi ha trasmesso i pregi di una comunità. Siete stati un aiuto prezioso per iniziare il cammino».

Poi a metà della salita, le prime difficoltà: «Insieme si affrontano le fatiche del sentiero e dei limiti personali, qui è importante il confronto e la collaborazione. Grazie a chi ha avuto fiducia e anche a chi ha criticato con la voglia di costruire insieme, chiedo scusa se per i miei limiti qualcuno si è allontanato, grazie a chi ha messo sempre il bene degli altri al primo posto, grazie a chi vive la comunità come una famiglia».
Il cammino è proseguito ma il sentiero si è interrotto a causa di un macigno enorme, metaforicamente, il duro periodo della pandemia. «C’era chi soffriva, chi non capiva, chi non voleva capire, ma ci sono persone che non si sono rassegnate» ha detto don Lorenzo, con la voce rotta dalla commozione.

Infine l’ultimo pezzo di strada: «Il desiderio di continuare, la gioia di vedere che le prove hanno purificato e reso più umili. Grazie per aver condiviso tanti momenti felici, grazie per il sostegno in quelli difficili, per i volti amici nella comunità. Ora il cammino continua, non smettiamo di rimanere stupiti da questo amore così grande per portare frutti maturi, come quelli nella vigna del Signore».

Un album di ricordi

Don Lorenzo ha ricevuto in dono dai parrocchiani un album fotografico dove sono impressi i momenti felici trascorsi insieme: «Questo album raccoglie il nostro grazie» hanno ricordato i fedeli, esprimendo nei suoi confronti riconoscenza, stima e affetto. «Conserva questa esperienza nel cuore, Maria Regina ti accompagna in questo cammino, la tua testimonianza sorprenda e coinvolga tanti giovani» è il messaggio letto da don Pierpaolo Villa a nome della comunità pastorale, che al termine della celebrazione si è stretta intorno al sacerdote in un caloroso e affettuoso abbraccio.

La giornata di festa è proseguita con il pranzo in oratorio e nel pomeriggio, giochi organizzati dai giovani e dagli adolescenti. Poi i saluti finali e l’augurio di buon cammino a don Lorenzo. Proprio in questi giorni si è trasferito in città il nuovo coadiutore, don Christian Giana.

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