un'istituzione al san gerardo

L'ortopedica dei bambini è andata in pensione

La dottoressa Denise Ester Gallone ha lavorato per 38 anni all'ospedale di Monza responsabile dell'ambulatorio di ortopedia infantile.

L'ortopedica dei bambini è andata in pensione
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E' andata in pensione l'ortopedica dei bambini, la dottoressa Denise Ester Gallone, che ha lavorato per 38 anni all'ospedale San Gerardo di Monza come responsabile dell'ambulatorio di ortopedia infantile.

L'ortopedica dei bambini

"Amo i bambini, sono sempre stati la mia passione e lavorare con loro è stata per me una grande soddisfazione".
Per l’ospedale San Gerardo è un’istituzione: dopo 38 anni all’ambulatorio di ortopedia infantile, la dottoressa Denise Ester Gallone, classe 1955, è andata in pensione. Nata e cresciuta a Milano, da qualche anno vive a Biassono.
"Mio papà era un insegnante di danza e io mi mantenevo agli studi facendo spettacoli - racconta - Sono andata all’università proprio per fare l’ortopedico e durante gli studi lavoravo all’ospedale di Cantù: facevo tutto quello che era bassa manovalanza. Per discutere la tesi sono andata al Cto (Centro Traumatologico Ortopedico) di Milano e lì ho iniziato a frequentare l’ortopedia infantile. Dopo la laurea in Medicina, mi sono specializzata in ortopedia infantile e ho iniziato a seguire i neonati con i piedi torti, le scogliosi con i corsetti, eccetera: questa è la mia passione da sempre. Quando l’ex direttore del Cto, Giovanni Peretti, si è trasferito al San Gerardo, gli sono andata dietro per seguire l’ortopedia infantile".

Il lavoro al San Gerardo

Nel 1984 la dottoressa Gallone si laurea e inizia a lavorare all’ospedale vecchio: "Ho visto crescere l’ospedale Nuovo dove ci siamo trasferiti nel 1986 e dove ho continuato a frequentare la specialità con Peretti ma mi dovevo mantenere perché allora gli specializzandi non venivano pagati. Così facevo il medico di fabbrica, la mutua specialistica e un ambulatorio di riabilitazione. Una volta assunta ho aperto l’ambulatorio di ortopedia infantile. In seguito con la Fondazione sono arrivati anche i bambini genetici e abbiamo aperto anche un ambulatorio di genetica infantile. Mi è sempre piaciuto collaborare con i pediatri: quando nasceva un bambino con qualche problematica mi chiamavano subito. Sono molto soddisfatta del mio lavoro perché ogni volta che facevo un ambulatorio ne uscivo stanca ma felice. Certe volte passavi le mattinate a ridere con i bambini: li coccolavi, li strapazzavi. E ancora adesso i genitori e i ragazzi mi mandano foto e video dei loro progressi che io conservo gelosamente".

Il periodo del Covid

Quasi al termine della sua carriera, l'ortopedica ha affrontato la pandemia causata dal Covid: «Quello iniziale è stato un periodo drammatico, l’ospedale si era trasformato ed erano stati allestiti capannoni solo per spogliarci e cambiarci. In quel periodo abbiamo dovuto anche sospendere gli ortopedici». La Gallone è stata salutata dai colleghi con un rinfresco in ospedale e una pizzata insieme. Ora che è andata in pensione può dedicarsi alle sue passioni: «Le piante e gli animali - confessa - Anche da ragazza non vivevo senza quello. Sono venuta via da Milano anche per avere un angolo tutto mio. E ovviamente i miei bambini, che continuo a seguire due giorni alla settimana presso il Centro Medico del Parco a Monza. Ripensando alla mia vita, tornassi indietro rifarei esattamente la stessa cosa. E’ la passione della mia vita. E mi sento di dire agli specializzandi, che l’abilità viene solo facendo. E’ così che si diventa pratici".

Il servizio completo è pubblicato sul Giornale di Carate uscito martedì 22 marzo 2022.

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