Incredibile

L'Osteria del Cavolo di Monza vittima dell'omonimia: "Non siamo noi che facciamo pagare il piattino vuoto"

Scambiata per il ristorante di Finale Ligure, è stata travolta da insulti e offese sui social.

L'Osteria del Cavolo di Monza vittima dell'omonimia: "Non siamo noi che facciamo pagare il piattino vuoto"
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L'Osteria del Cavolo di Monza inondata di offese e recensioni negative sui social per un caso di omonimia. E' stata infatti scambiata per il ristorante ligure che nei giorni scorsi è finito al centro di una dura polemica per aver fatto pagare due euro i "piattini di condivisione".

Il caso del piattino di condivisione

Dopo il caso del locale di Como che aveva fatto pagare due euro a un cliente che aveva chiesto di smezzargli il toast, a denunciare un altro caso di "extra" davvero incredibile era stata la giornalista e blogger Selvaggia Lucarelli, che sul suo profilo Instagram aveva pubblicato la foto di uno scontrino inerente un pasto consumato in Liguria, precisamente a Finale Ligure, all'Osteria del Cavolo.

“Liguria. Un piatto di trofie al pesto 18 euro, la mamma chiede un piattino per farne assaggiare un po’ anche alla bambina di tre anni che ha già mangiato. Sul conto le mettono due euro per il piattino. Tra l’altro avendole già messo in conto il coperto”, si legge nel post.

 

Per colpa dell'omonimia bersagliata l'Osteria del Cavolo di Monza

Subito dopo il suo post la notizia è stata ripresa da tutti i giornali, balzando alla cronaca nazionale e suscitando un acceso dibattito sulla legittimità o meno, da parte della ristoratrice, di inserire questa voce. Ma la pubblicazione dello scontrino e del nome del ristorante ligure ha avuto ripercussioni anche in Brianza: il ristorante monzese Osteria del Cavolo è stato infatti scambiato per l'omonimo ligure e travolto da una valanga di insulti.

"Noi non c'entriamo... un cavolo"

Un qui pro quo che ha costretto la titolare del ristorante monzese a fare chiarezza e a dichiarare che lei e il suo locale non c'entravano... un cavolo. Ecco il post pubblicato su Facebook:

 

Occhio alle recensioni

Un episodio che ha dell'incredibile ma che può servire agli utenti dei social per trarre un'importante lezione: prima di commentare bisogna sempre essere certi di trovarsi sul profilo giusto. Fermo restando che anche se si vuole criticare bisogna sempre usare un linguaggio rispettoso ed educato.

 

 

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