Allarme

Ludopatia in crescita, serve un’ordinanza

Post Covid situazione peggiorata: a Monza il giocato procapite è pari a 1.138, 18 euro all’anno, su un giocato complessivo di 117.212.363,19 euro

Ludopatia in crescita, serve un’ordinanza
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Post Covid è allarme ludopatia: la situazione è peggiorata e  a Monza il giocato procapite è pari a 1.138, 18 euro all’anno.

Ludopatia, i dati

Secondo gli ultimi dati riportati dall’Agenzia delle Dogane ed aggiornati al dicembre 2022, infatti il quadro della ludopatia in città è ancora più preoccupante di quanto ci si potesse aspettare dopo il Covid. A Monza il giocato procapite è pari a 1.138, 18 euro all’anno, su un giocato complessivo di 117.212.363,19 euro.

Eppure c'è un regolamento contro il gioco d’azzardo adottato dal Comune di Monza che «aveva fatto scuola» in tutta la Brianza per la sua lungimiranza e che attualmente però sembrerebbe non applicato.
Lo sostiene la minoranza che ha firmato un’interrogazione per chiedere conto alla Giunta Pilotto dell’intenzione di opporsi a una piaga che post Covid sembra pure peggiorata.

«Il 13 giugno del 2018 era stato deliberato, sussistendo le condizioni di urgenza, dal Consiglio Comunale su indirizzo della Giunta Allevi un Regolamento per la prevenzione e il contrasto delle patologie e delle problematiche legate al gioco d’azzardo - ha spiegato Stefano Galbiati della lista Noi con Allevi - Come da prassi, vengono immediatamente messe in moto le pratiche per la sua applicazione, ma a causa dell’epidemia di Covid19 e per i ben noti motivi legati alla chiusura di tantissime attività, l’applicazione del regolamento durante il governo precedente è stata forzatamente rallentata ma mai dimenticata».

L'ordinanza non applicata?

Galbiati però punta il dito contro la nuova Amministrazione: «Le soluzioni al gioco d’azzardo patologico sembrano essere state accantonate, eppure nelle altre città della provincia si è preso a modello e (a volte proprio si ricopiava) il regolamento del Comune di Monza». Al convegno promosso da Ats Brianza a maggio «Insieme contro l’azzardo” (strategie, metodi, strumenti ed azioni in corso per proteggere il territorio)» a cui sono stati invitati i rappresentanti delle Istituzioni locali, c’è stata la testimonianza di numerosi amministratori dei Comuni della Brianza che hanno messo in luce l’importanza del regolamento adottato dai loro consigli comunali per la prevenzione e il contrasto del gioco d’azzardo patologico.

«Il Comune di Monza, seppur presente, non ha nemmeno nominato il proprio regolamento né la possibilità di applicarlo - ha chiosato Galbiati - Si chiede come mai né il sindaco ne gli assessori competenti abbiano ad oggi ancora sollecitato gli uffici all’applicazione del regolamento. Inoltre sollecitiamo il sindaco all’emissione di un’Ordinanza, in sostituzione di quella precedente dell’11/12/2018 giudicata troppo severa da parte del Consiglio di Stato, che riordini gli orari di apertura e chiusura delle sale gioco cosi come avviene in quasi tutti i Comuni della Brianza, senza dimenticare la sensibilizzazione degli agenti della Polizia Locale ad effettuare controlli nelle sale gioco e a sfruttare l’applicazione Smart messa a disposizione dall’Agenzia delle Dogane per il controllo a distanza delle Slot con il fine di prevenire inserimenti della criminalità».

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