Il commento

Luigi Roth e l'intervento su Pedemontana al convegno milanese

"Consapevoli che la Pedemontana è un’autostrada urbana. Stiamo cercando di minimizzare l’impatto sui territori: ecco perché per quasi l’80% l’opera è in galleria o in trincea ed è accompagnata da un progetto di una greenway"

Luigi Roth e l'intervento su Pedemontana al convegno milanese
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Attenzione all'ambiente, sicurezza, servizi, intelligenza artificiale. Sono queste le parole attorno alle quali ha ruotato l'intervento di Luigi Roth, presidente di Autostrada Pedemontana Lombarda, intervenuto oggi a Milano in occasione del Convegno "Verso le Olimpiadi 2026: il futuro si fa strada".

Luigi Roth e l'intervento durante il convegno a Milano

Il Presidente di APL ha posto l'attenzione sull'innovazione delle infrastrutture nella nostra regione:

“La Lombardia può continuare a essere il motore di grandi eventi come le Olimpiadi invernali di Cortina 2026, se il suo sistema economico, produttivo, infrastrutturale e Istituzionale saprà fare insieme l’interesse dell’uomo e della natura - ha esordito. Per me la sostenibilità non è smettere di fare le autostrade ma creare progetti di eccellenza e rispettosi della qualità della vita di tutti”.

Il nuovo concetto di "autostrada"

Roth si è poi soffermato sul concetto di autostrada e sul significato che oggi hanno termini come trasporto e viaggio:

“Se pensiamo a cosa significhi oggi un’autostrada – ha proseguito Roth - ci troviamo di fronte a una vera e propria rivoluzione, al passaggio dall’età del ferro e del cemento a una nuova era, quella dell’intelligenza artificiale e del dato. Un’autostrada non è più solo un’infrastruttura di trasporto e collegamento ma un sistema di soluzioni per rendere l’esperienza del viaggio completa di altri servizi. Il concetto di trasporto e di viaggio, infatti, è cambiato, ecco perché stiamo pensando a un sistema che dialoghi con il viaggiatore e risponda alle sue domande. Se un tempo, infatti, si parlava di ‘autostrade dell’informazione’ pensando al mondo della comunicazione, oggi le nostre infrastrutture, quelle fatte anche di ferro e cemento, hanno la capacità di dialogare e comunicare, ponendo al centro la sicurezza informatica e l’incolumità delle persone. In pratica parliamo di un’infrastruttura fisica che si interseca con quella digitale, migliorando la qualità del servizio e dell’opera. Il digitale, in particolare, cambia il modo di fare manutenzione e permette di intervenire laddove c’è bisogno, migliorando la capacità predittiva e il servizio, e ottimizzando i costi di gestione. Senza mai dimenticare l’integrazione col territorio, con l’ambiente e con le persone. Un’autostrada, infatti, è anche un sistema che vive le stesse sfide di tutti gli altri sistemi, viventi e non viventi, dal cambiamento climatico alla transizione energetica ed ecologica. Siamo di fronte a un nuovo paradigma, in cui i sistemi artificiali sono interdipendenti con l’uomo e la natura”.

Pedemontana, "Stiamo cercando di minimizzare l’impatto sui territori"

“Ecco perché – ha concluso Roth - stiamo progettando le nuove tratte autostradali attenti a queste nuove sfide, consapevoli che la Pedemontana è un’autostrada urbana, in quanto attraversa una delle aree più dense d’Italia e d’Europa. Stiamo cercando di minimizzare l’impatto sui territori, ecco perché per quasi l’80% l’opera è in galleria o in trincea ed è accompagnata da un progetto di una greenway, sviluppando al contempo un progetto di comunità energetica. Al momento stiamo finalizzando il progetto esecutivo per la realizzazione della seconda tranche, che verrà completata entro il 2026, dopo di che realizzeremo l’ultima porzione di collegamento con l’Autostrada A4.

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