La storia

L’ultimo agricoltore di Taccona

Ezio Luigi Pioltelli è stato testimone dei cambiamenti climatici e del territorio che hanno mutato il suo lavoro

L’ultimo agricoltore di Taccona
Pubblicato:
Aggiornato:

«Quest’anno la coltivazione del mais è andata male, come quella del grano per la siccità. Poi abbiamo tribolato a fare il fieno perchè c’è stata tanta acqua anche se un taglio siamo riusciti a farlo, mentre la soia sta dando i suoi risultati: è in fioritura adesso e soffre meno la siccità rispetto al mais».

L’ultimo agricoltore di Taccona

A parlare è Ezio Luigi Pioltelli, 67enne storico coltivatore e allevatore di animali di Taccona, a Muggiò, uno degli ultimi rimasti. Anche in questa estate sta facendo i conti con il clima e i suoi repentini cambiamenti che incidono sui raccolti delle sue coltivazioni.

Il ruolo del clima

«Il nostro lavoro è legato alle condizioni del clima. Si passa da annate di forte siccità come il 2022 a quelle più piovose. I violenti temporali dell’estate 2023 sono stati un disastro per le coltivazioni e mi hanno provocato danni anche nell’allevamento dove mi hanno buttato giù uno dei silos. E’ stato proprio un brutto momento» ha spiegato.

Da 50 anni Pioltelli continua il lavoro nei campi, in quelli rimasti tra Taccona e Muggiò e nelle aree agricole del Grugnotorto. «E’ tanti anni che faccio questo mestiere è sempre stata la mia passione che porto avanti da 50 anni con amore e dedizione. Io ne ho 67, vedi tu. Avevamo tutta la catena: i campi da coltivare, il forno per il pane, il negozio di prestinaio di piazza Don Minzoni dove vendevamo di tutto dagli alimenti alle bombole del gas, ai maiali che macellavamo – ha raccontato – Erano altri tempi, una Taccona diversa con i campi e le cascine. Come agricoltura pura siamo rimasti in pochi, adesso preferiscono dedicarsi ai maneggi e al giardinaggio».

Dalla campagna alla città

La fatica è tanta e la pelle è bruciata dal sole, ma il suo sorriso non manca: il suo lavoro resiste alle difficoltà del clima e resiste ai cambiamenti del territorio. In coda con il suo trattore nel traffico su via Marx e via Milano tra palazzi e capannoni raggiunge i suoi terreni.

«Prima era tutta campagna, adesso hanno costruito ovunque. Hanno lasciato i campi del Grugnotorto se no non esisteva più niente. Dell’agricoltura, ormai, non interessa a nessuno» ha commentato, pensando anche all’abbattimento del Magic Movie. «Cosa lo hanno costruito a fare? Hanno rovinato tutta la campagna che si poteva bagnare con il Villoresi che è li vicino» ha aggiunto Pioltelli.

E poi c’è il lavoro nell’allevamento, dove ad aspettarlo ci sono capre, galline e galli, vitelli da sfamare e accudire.

Una mano alla comunità

Ma Pioltelli non si tira indietro anche per dare una mano alla comunità. E’ il suo trattore, infatti, che trascina il carro di carnevale dell’oratorio di Taccona per le strade. Con il suo trattore è intervenuto in aiuto della Polizia locale e dei Pompieri nell’incendio nel campo di via Moro, dove con il figlio ha lavorato fino a sera per spostare le balle di fieno. E’ capitato anche che le Forze dell’ordine e l’ Ats ricorressero al suo aiuto dandogli in affido animali sequestrati a qualcuno.

«Quello che posso fare lo faccio volentieri» ha chiosato con un sorriso.

Seguici sui nostri canali
Necrologie