Magico debutto alla Scala con applausi e tre bis: «Grazie di cuore alla città che mi ha cresciuto...»
Giovedì sera della scorsa settimana il pianista Filippo Gorini si è esibito per la prima volta sul palco del prestigioso teatro di Milano
«Grazie di cuore a tutta Carate, città che mi ha cresciuto e che giovedì sera ho visto radunata per ascoltarmi affettuosamente!».
Magico debutto alla Scala con applausi e tre bis
E’ il messaggio che Filippo Gorini ha pubblicato sui social commentando il post del sindaco Luca Veggian che, a metà settimana, celebrava con orgoglio il suo debutto alla Scala di Milano. Un debutto importante quello sul palcoscenico del prestigioso teatro milanese per il 28enne talento del pianoforte, già vincitore di premi quali l’Abbiati per il miglior solista e il Beethoven di Bonn nel 2015.
Giovedì sera della scorsa settimana il giovane maestro, ex studente del liceo Don Carlo Gnocchi, si è esibito sotto l’egida del Festival di Milano Musica con un’applauditissima selezione di brani pianistici da Játékok di Kurtág, Sillage de lignes di Miharu Ogura nella sua prima esecuzione italiana per chiudere poi con una travolgente interpretazione della sonata in Si bemolle di Schubert. Dieci minuti di applausi, tre bis e pubblico in delirio per un’esibizione che, ancora una volta, ha dato prova del suo magnifico e sublime tocco, maturo e di personalità.
L’ennesimo momento magico di una carriera luminosa per Gorini, cresciuto in città, figlio di Giuseppe, fisico all’Università di Milano e di Paola Mantica, anche lei illustro fisico e dirigente all’Istp, l’Istituto per la Scienza e Tecnologia dei plasmi. Il 15 aprile Gorini si era esibito in basilica ad Agliate nel concerto organizzato dal liceo Don Gnocchi e due giorni più tardi era stato protagonista di una doppia lezione speciale agli studenti delle scuole caratesi nell’ambito di un’iniziativa promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune.