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Malore fatale in bicicletta, celebrate le esequie di Ernesto Guarnoni

Oggi pomeriggio, sabato, a Limbiate, l'ultimo saluto al 66enne morto a Castiglione Olona: i ricordi degli amici ciclisti

Malore fatale in bicicletta, celebrate le esequie di Ernesto Guarnoni
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Malore fatale in bicicletta, celebrate le esequie di Ernesto Guarnoni. Oggi pomeriggio, sabato, a Limbiate, l'ultimo saluto al 66enne: i ricordi degli amici ciclisti

Le esequie in chiesa San Giorgio

Amici e conoscenti si sono stretti intorno ai famigliari di Ernesto Guarnoni, conosciuto come Tino, per l’ultimo commosso saluto. Oggi  pomeriggio, sabato 19 agosto, in chiesa San Giorgio a Limbiate sono state celebrate da don Marco Tuniz le esequie del ciclista limbiatese morto a 66 anni l'11 agosto in seguito ad un malore che lo ha colto mentre pedalava sul Piccolo Stelvio a Castiglione Olona.

"C’è la sapienza terrena, che non è capace di rispondere a tutti gli interrogativi, e la sapienza di Dio che in quanto creatrice ci  accompagna - ha detto don Marco durante l’omelia - la sapienza di Dio ritiene più importante considerare tutta la vita di una persona piuttosto che un solo istante, è una sapienza capace di consolare e di lanciare speranza".

Il sacerdote ha quindi rivolto il pensiero a Ernesto:

"Il Signore sta accompagnando Tino e lo sta accogliendo. Il Signore ci attende come in una casa che Tino è stato chiamato ad abitare nell’abbraccio misericordioso di Dio. Ora chiediamo a Tino di pregare per le persone che ha amato e che continua ad amare anche se a distanza".

Al termine delle esequie, il feretro di Ernesto Guarnoni è stato accompagnato al cimitero di Oliva Gessi, in provincia di Pavia, paese originario della sua famiglia.

 

Amava le gare di Granfondo e le Cronoscalate

Un grande sportivo con la passione per il ciclismo che purtroppo, gli è stata fatale. Nato a Limbiate ma originario della provincia di Pavia, Guarnoni abitava in via Bainsizza. Dal 2012 faceva parte dell’Asd Helios Uboldo, un’associazione sportiva che riunisce appassionati di bicicletta che con sgomento hanno appreso della tragedia.

"Siamo increduli per quanto accaduto, Ernesto era una persona molto attenta alla salute, periodicamente si sottoponeva alle visite mediche sportive - ha ricordato Stefano Moneta insieme agli amici della Helios - gli piaceva partecipare alle gare di Granfondo e alle Cronoscalate ma le affrontava sempre con i suoi tempi, non aveva velleità agonistiche".

Aveva pedalato anche fino al Passo dello Stelvio

Il "Piccolo Stelvio" Guarnoni lo conosceva bene ma in passato gli era capitato di salire proprio al Passo dello Stelvio con insieme agli amici della Helios.

"Lo abbiamo fatto nel 2015, salendo da Bormio - ha ricordato l’amico - ci ho ripensato proprio in questi giorni, dopo che ho saputo quello che era successo a Ernesto. Due giorni prima era venuto a trovarmi, era una persona con cui era piacevole stare insieme, era scherzoso e raccontava sempre aneddoti divertenti".

Il ricordo degli amici dell'Asd Helios Uboldo

Nel gruppo la presenza di Ernesto si faceva sentire.

"Anche se non usciva con noi tutte le domeniche quando c’era qualche manifestazione era sempre presente - ha continuato Moneta - abbiamo trascorso con lui tanti momenti di convivialità e ci veniva sempre a trovare, portando un piccole presente per ringraziarci per quello che fa la nostra associazione, aveva questi gesti di attenzione che ci facevano molto piacere e che lo distinguevano. La sua scomparsa lascia un vuoto nella Helios".

Prima della bicicletta si era dedicato alla corsa

Guarnoni era un grande appassionato di sport, quando era più giovane prediligeva la corsa, poi si è avvicinato alla bicicletta, attività che praticava con maggiore assiduità una volta andato in pensione dopo aver lavorato a lungo per una ditta che faceva assistenza per le macchine fotocopiatrici.

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