Marciapiedi devastati dalle radici: presto al via il restyling
In viale Romagna saranno sistemati sul modello di via Buonarroti
Marciapiedi, alberi, illuminazione stradale, lavatoio, buche, area cascina Sangalli. I lavori pubblici sono stati tra gli argomenti più dibattuti all’incontro pubblico del sindaco Paolo Pilotto e di alcuni assessori con la cittadinanza dei quartieri San Giuseppe e San Carlo, a Monza.
Marciapiedi devastati dalle radici
Numerose le lamentele e le segnalazioni, a partire da viale Romagna: i marciapiedi ammalorati dalle radici degli alberi saranno sistemati sul modello di quanto già realizzato in via Buonarroti, tra la rotonda con via Foscolo fino all’ex passaggio a livello. «L’intervento -ha spiegato il vicesindaco Egidio Longoni- è già finanziato per 1,4 milioni di euro. Andrà in appalto nel 2025. Il marciapiede sarà rialzato, per evitare danni alle radici degli alberi, e saranno eliminate la barriere architettoniche».
Buche stradali
Quanto alle buche stradali «le situazioni di emergenza -ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Marco Lamperti- vengono sanate con l’asfalto a freddo, che non è una soluzione definitiva. Con 240 chilometri di strade e 180 di marciapiedi la manutenzione ordinaria (rifacimento) dovrebbe essere ogni dieci anni per ogni via. Da tanti anni, con 3-5 milioni l’anno di stanziamento, il ciclo dura invece vent’anni. Ora abbiamo impegnato 6,5 milioni, utilizzando gli avanzi di amministrazione, per lavori da questo autunno fino a giugno».
L'ex lavatoio
Il Comitato Borgo Milano ha rilanciato la richiesta di recuperare l’ex lavatoio di via Agnesi: «E’ in posizione strategica -ha detto Anna Brambilla- sarebbe utile per il quartiere, vista anche al situazione dell’ospedale vecchio e il teatro San Carlo chiuso da anni. Non è una fissa di qualche residente, anche se sappiamo che non è fra le priorità dell’amministrazione». Il lavatoio da anni è nel Piano delle opere pubbliche, ma finanziabile con alienazioni. Quindi se il Comune non vende qualcosa, i soldi non ci sono. Ma qualcosa potrebbe cambiare, secondo l’assessore Longoni: «E’ un polo significativo, tutelato dalla Sovrintendenza. Vogliamo rigenerarlo: le ipotesi di uso culturale devono essere sostenibili, non estemporanee. Pensiamo di spostare il progetto dalle alienazioni ai finanziamenti veri e propri (e questo sarebbe un bel passo avanti, ndr). L’investimento previsto è di un milione, ma probabilmente occorrerà di più».
L'illuminazione
Segnalato di nuovo l’annoso problema delle luci in via Guerrazzi («inoltriamo le segnalazioni ma nessuno risponde» s’è lamentato qualche cittadino), che si accendono e si spengono in conseguenza dei lavori di ammodernamento di tutta la rete di illuminazione pubblica cittadina, che sta conducendo Acinque. In via Guerrazzi in particolare c’è da rifare tutta la linea di cavi sotterranei: sono stato stanziati per questo 300mila euro extra.
Richiesto ancora una volta il collegamento pedonale tra via Guerrazzi e via Spallanzani, bloccato da un contenzioso tra il Comune e un privato: «C’era un vecchio piano attuativo che prevedeva un passaggio ciclopedonale, ancor previsto come oneri di urbanizzazione. L’operatore è disposto a farlo ma l’area è stata inglobata in una perimetrazione privata, la cui proprietà non riconosce la proprietà pubblica» ha spiegato l’assessore Lamperti.