Desio

Mattia Campisi cerca il grande salto nella musica con il... Paracadute

Un nuovo singolo e tante aspettative per il giovane desiano che si ispira a Ultimo e Fabrizio De André.

Mattia Campisi cerca il grande salto nella musica con il... Paracadute
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Una nuova canzone quattro anni dopo. In un 2023 che potrebbe essere l’anno della verità. O almeno queste sono le aspettative del diretto interessato.

Si chiama Paracadute il nuovo singolo di Mattia Campisi, il 18enne di Desio che già nel 2019 aveva fatto parlare di sé con La voce di un bambino.

Un nuovo pezzo per il salto in alto definitivo

Un testo inedito, uscito il 24 febbraio, disponibile su tutti gli "store" digitali dedicati alla musica e che sta avendo un buon riscontro soprattutto su Spotify.

Un testo che il diretto interessato commenta così:

"E’ una canzone d'amore, intima, uno scambio di testi tra due persone. C’è anche una dedica particolare, ma preferisco tenerla per me. Ad ogni modo, si parla del paracadute in maniera metaforica: dovrebbe salvarci dallo schianto, ma non sempre succede. A volte non si apre...E a far da sfondo a questa metafora ci sono le domande di un adolescente trafitto dalla freccia dell'amore".

Ambizioni e obiettivi per Mattia Campisi

Come detto, nelle intenzioni e nei programmi di Mattia Campisi il 2023 dovrebbe essere l’anno della svolta. Il giovane desiano sembra avere le idee chiare.

"Sì, è così. Mi sono dato questo obiettivo. Credo che questa sia l’età dove si debba riuscire a concretizzare i propri sogni o comunque mettere delle solide basi per dare il meglio".

Uno sguardo al futuro: Amici o X Factor

Per questo, Campisi (che si ispira a Ultimo e a Fabrizio De Andrè, "soprattutto come caratteristiche di cantautore") cercherà l’avventura ad Amici o a X Factor: "Appena apriranno i casting per le prossime edizioni, ci proverò. C’è poi in itinere un’importante collaborazione piuttosto innovativa, ma per il momento teniamo ancora le dita incrociate".

Le altre passioni, il pianoforte e l'Ukulele

Nel frattempo Mattia non se ne sta con le mani in mano. Continua a studiare pianoforte e da poco ha iniziato a cimentarsi con l’Ukulele. «E continuo anche a far concorsi e workshop, anche di un certo rilievo come a Castel Fiorentino con il maestro, Diego Calvetti, produttore discografico, musicista e paroliere oltre che direttore d’orchestra al Festival di Sanremo".

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