Maxi centro dell'inclusione, svelato il progetto
L'Agriparco della Fondazione Tavecchio si arricchisce di un'ala innovativa dove si lavorerà all'autonomia
Un centro polifunzionale da oltre 1000 metri quadrati in cui la parola d'ordine sia l'inclusione. Erogherà anche servizi innovativi la struttura che la Fondazione Alessio Tavecchio Onlus ha presentato oggi, mercoledì 11 dicembre 2024 in Comune a Monza.
Il centro polifunzionale
Dopo otto anni di impegno, il sogno di incrementare l'Agriparco Accolti e Raccolti di via Papini perché sia fruibile tutto l'anno è diventato realtà. Dopo l'orto, il vigneto, il bosco e l'apiario, tutti rigorosamente accessibili ai portatori di handicap grazie a una pedana attrezzata, la Fondazione Tavecchio è pronta a realizzare anche un Centro Polifunzionale.
Il sindaco Paolo Pilotto ha consegnato oggi nelle mani del presidente Alessio Tavecchio il permesso di costruire per la struttura che sarà edificata nel 2025 e che prevede un investimento di quasi 2 milioni di euro (1,5 per la struttura e 500mila euro per gli arredi). SaporFare sarà un progetto rivoluzionario che combina innovazione sociale, sostenibilità e valorizzazione del territorio.
"Il centro sorgerà presso l’Agriparco solidale e rappresenterà un punto di riferimento per attività educative, culturali e sociali di Monza e Brianza - ha spiegato Tavecchio - Il Centro Polifunzionale SaporFare ospiterà una vasta gamma di spazi innovativi, pensati per coniugare inclusione sociale e sviluppo del territorio".
Ristorante e scuola
La struttura, che potrà essere realizzata grazie a un prestito erogato a condizioni molto vantaggiose dalla Bcc, prevede un ristorante che sia un luogo dove gustare piatti creativi, contribuendo direttamente alla crescita del progetto; una Wine School e laboratori di trasformazione con aree dedicate alla lavorazione di frutta e verdura, al pastificio e alla produzione agroalimentare.
"L'idea è poter incrementare i servizi che già eroghiamo alle scuole e collaborando con le aziende, ma per crescere abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti - ha detto Tavecchio - Io ci credo e sono il primo a finanziare una parte dell'edificazione, ma servono aziende e privati che ci credano e ci sostengano".
Come si finanzia un progetto da due milioni di euro? "La Banca di Credito Cooperativo di Milano finanzierà il 50% dell’opera, esclusi arredi, con un mutuo di 750.000 euro. Per la parte restante, abbiamo avviato una raccolta fondi grazie ad Autari, il primo vino prodotto a Monza dopo 150 anni: un simbolo di ringraziamento al territorio e un sostegno concreto al progetto sociale", ha spiegato Tavecchio.
Tra le tante proposte che "Saporfare" potrà offrire c'è anche la scuola di cucina, spazi educativi per imparare nuove competenze e promuovere la socialità e una sala polifunzionale destinata ad eventi pubblici, privati e business.
"L'innovazione del progetto risiede nella rete virtuosa che unisce enti no profit, imprese profit, realtà del terzo settore, istituzioni pubbliche e privati cittadini - ha aggiunto Tavecchio - Ogni pasto servito al ristorante o prodotto acquistato nei laboratori, evento realizzato sosterrà non solo il Centro SaporFare, ma anche altre iniziative e realtà sociali, generando un impatto positivo a 360 gradi per il territorio".
Un sogno che si avvera
Pezzo forte l'inclusione
Oggi l'Agriparco accoglie almeno 5mila persone all'anno, ma l'idea con la struttura a vetrate che ospiterà uffici e laboratori, è lavorare 365 giorni l'anno e non solo con la bella stagione.
Non solo. Il cuore del progetto è rappresentato dall’Unità di Offerta Sperimentale Accolti e Raccolti Udos accreditata dal Comune di Monza e dalla Regione Lombardia: si tratta di un servizio rivolto a persone con disabilità che non necessitano di alta protezione, ma di interventi finalizzati all'acquisizione di autonomie personali e sociali per lo sviluppo di competenze utili per il futuro, nell’ambito familiare, sociale e, ove possibile, professionale.
Le persone con disabilità potranno lavorare alla coltivazione in vasche rialzate, occuparsi del frutteto e dell'orto, frequentando laboratori creativi e artistici, percorsi culinari e produzione agroalimentare.
“Il nuovo Centro Polifunzionale – dichiara il sindaco Paolo Pilotto - potrà offrire opportunità lavorative e di crescita a numerose persone con disabilità in un contesto di valore naturalistico. Si tratta di una novità che rappresenterà un valore aggiunto per l’Agriparco ma anche, più in generale, per tutta la città di Monza, dal punto di vista dell’inclusione sociale e sul versante della cultura della sostenibilità e dell’aiuto reciproco”.