Nova Milanese

Mensa scolastica: confermati gli aumenti, apertura su riduzioni per chi ha più figli (ma non subito)

Sala consiliare piena di genitori per l’ordine del giorno dell’opposizione. Il sindaco: «Tariffe ferme da anni, non si poteva fare altrimenti»

Mensa scolastica: confermati gli aumenti, apertura su riduzioni per chi ha più figli (ma non subito)
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Le nuove tariffe della mensa rimangono tali, potrebbe esserci una riduzione dei costi per le famiglie con più figli ma se ne parlerà l’anno prossimo. Questo in sostanza l’epilogo dell’ultima seduta di Consiglio comunale di Nova Milanese dove tutti gli occhi erano puntati sul caro mensa. Soprattutto quelli dei numerosi genitori presenti tra il pubblico nella sala di via Zara, intervenuti per ascoltare la risposta del sindaco Fabrizio Pagani all’ordine del giorno di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. A maggio infatti si era sollevata la protesta delle famiglie con una petizione online che aveva portato a raccogliere 2.200 firme contro i rincari della mensa. Fino allo scorso anno scolastico la quota pasto giornaliera era stabilita in base a quattro fasce Isee, da un minimo di 3,20 euro a un massimo di 4,70 euro a pasto. La situazione attuale vede invece la presenza di 9 fasce Isee, da 3 a 6,50 euro.

Mensa scolastica: confermati gli aumenti

«Nonostante l’incremento dei costi a carico del Comune, le tariffe sono rimaste inalterate per dieci anni, cioé dal 2014 - ha rimarcato Pagani - La scelta di questi aumenti non è stata presa a cuor leggero, abbiamo provato a fare i conti in ogni modo ma non c’era alternativa. Dato che l’Isee è un punto di riferimento per capire chi può pagare di più e chi di meno, abbiamo aumentato il numero delle fasce ragionando sulla progressività del costo del pasto. Resta fermo che chi si trova in una situazione di disagio può rivolgersi al servizi sociali».

A Nova Milanese vengono cucinati 270mila pasti all’anno e il servizio di refezione scolastica è gestito dall’Azienda comunale servizi. «In dieci anni il Comune ha versato 1,3 milioni in aggiunta alla quota pagata dai genitori per coprire costo del servizio mensa. Il contributo del Comune ci deve essere ma andando avanti così si rischiava di farsi carico di oltre 600mila euro, invece saranno circa 250mila all’anno - ha continuato Pagani - è stata da poco chiusa la gara per affidare l’appalto e attendiamo il responso».

Francesca Chinnici, consigliera di Fratelli d’Italia, per 15 anni è stata nella Commissione mensa delle scuole novesi. «Negli ultimi anni la cucina non è stata ottima, siamo andati più volte a fare ispezioni - ha raccontato - quindi se un genitore paga 5 euro a pasto e poi scopre che il bambino ha mangiato solo un panino si arrabbia. Oltre ad aumentare i costi bisogna offrire qualità e se ciò non avviene mi auguro che nel contratto siano previste delle penali».

L’assessora alla Cultura Irene Zappalà ha voluto ricordare che ogni anno il Comune impiega 700mila euro per integrare i costi di servizi come post scuola, asilo nido e centri estivi, anche se sono in perdita: «Li teniamo perché sono importanti e non graviamo troppo sulle famiglie».
Per la Lega gli amenti riguardano principalmente le fasce intermedie. «I più colpiti sono i cittadini con Isee fino a 40mila euro - ha notato Francesca Brambilla - è stata una scelta politica ma su questo capitolo invito a spostare fondi da altre voci di bilancio».
Secondo la leghista Elena Maggi la questione è stata gestita male: «Ci sono persone con tre figli che pagano 15 euro al giorno per farli mangiare in mensa, chiediamo una revisione delle tariffe un tavolo di lavoro per trovare una soluzione migliore. Quanti bambini hanno ridotto la partecipazione alla mensa? Siamo sicuri di aver fatto il meglio per queste famiglie?»

Apertura su riduzioni per chi ha più figli (ma non subito)

Pagani ha quindi annunciato: «Cercheremo di capire se ci sono dei margini per ridurre i costi alle famiglie con più figli ma possiamo intervenire dall’anno prossimo».

Abbastanza soddisfatta Alessia Maggi, promotrice della petizione. «I genitori si aspettavano di più ma il fatto che ci sia stata un’apertura sugli sconti alle famiglie con più figli è già un passo. Secondo me la discussione in Consiglio è servita, la sala era piena e almeno abbiamo avuto una risposta. Continueremo a monitorare e ci auguriamo che con l’affidamento del nuovo appalto per la refezione possa essere garantita la qualità dei pasti».
I promotori dell’ordine del giorno (che è stato poi bocciato) si sentono profondamente delusi dall'esito della discussione: «Riteniamo che, non avendo approvato neppure la parte relativa agli sconti per le famiglie con due o più figli, l'Amministrazione di sinistra non desideri impegnarsi ufficialmente per rispondere alle esigenze delle famiglie novesi. In un periodo di difficoltà economica come quello attuale, le famiglie andrebbero aiutate e incentivate ad avere figli, che rappresentano il futuro di questo Paese».

(in copertina il pubblico presente in aula consiliare per l’ordine del giorno sugli aumenti della mensa)

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