Metro a Monza, la pandemia allunga i tempi
A breve verrà ufficializzato il nuovo cronoprogramma. La fine lavori però non sarà nel 2028
Non arriverà nemmeno entro la fine del 2028 la metro lilla a Monza. C’è una sola certezza: la pandemia ha rallentato anche l’iter di questa importante infrastruttura e il cronoprogramma ha subito un inevitabile riaggiornamento.
Metro a Monza in ritardo
Ancora non è ufficiale la nuova data di fine lavori ma martedì nel corso dell’incontro di aggiornamento tra i Comuni coinvolti (tra cui Monza), Metropolitane Milanesi ha comunicato i ritardi previsti, dando una stima della nuova data di conclusione dell’opera (che sarà poi messa per iscritto e quindi divulgata prossimamente). Nulla cambia, invece, per il momento per il tragitto che resta da Bignami a Monza per proseguire fino alla stazione ferroviaria monzese fissando il nuovo capolinea fra via Grigna e via Lario (a beneficio del polo istituzionale) con quattro fermate sul territorio di Cinisello Balsamo e sette su Monza, per un tracciato complessivo di 7,5 chilometri, tutti interrati.
Il tracciato della Lilla
L’ultima proposta risalente al 2017, sistemata dalla Giunta Allevi per passare anche in centro storico, prevede come fermate oltre a quelle di viale Campania (zona ex Philips) e in via Marsala, già previste nei precedenti progetti studiati dall'Amministrazione Scanagatti, fermate anche alla stazione Fs (creando così un vero e proprio polo di interscambio) e in piazza Trento e Trieste. Il tracciato proseguirà poi verso la Villa Reale (altro polo di riferimento per il turismo e l'arte), l’ospedale San Gerardo e infine il polo istituzionale di via Grigna, dove verrà realizzato il parcheggio principale della metropolitana, mentre a Cinisello-Bettola sarà realizzato il deposito dei convogli.
Confermata la fermata del Parco
Confermata resta anche la fermata Parco Villa Reale che probabilmente prevedrà lo scalo all’interno del parcheggio di Porta Monza. «Si era studiato se il fatto di realizzare fisicamente la fermata all’interno del polmone verde potesse causare allungamento dei tempi e rialzo dei costi per via del fatto che si tratta di un Parco vincolato, ma in realtà non è così e quindi l’ipotesi progettuale resterà con la fermata in prossimità del parcheggio del Parco. Nulla anche anche in questo senso», ha rivelato il sindaco Dario Allevi.
Sembrerebbe, quindi, solo una questione di tempi e non di fondi. «Quelli ormai ci sono: parliamo di 1 miliardo e 250 milioni, di cui 900 finanziati dal Governo e 350 dagli enti locali - ha chiosato Allevi - Durante l’incontro di martedì non ci sono state grande novità. Attendiamo solo l’ufficialità del nuovo cronoprogramma».