Desio

Mezzi troppo vecchi, a rischio i servizi di Pronto intervento della Croce Rossa

Tutta colpa della norma di Regione Lombardia arrivata a fine 2024, l’appello del presidente per acquistare una nuova ambulanza

Mezzi troppo vecchi, a rischio i servizi di Pronto intervento della Croce Rossa
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Servizi in emergenza a rischio. La Croce Rossa di Desio lancia un appello. Preoccupato il presidente, Luigino Basilico, che si è immediatamente attivato per riuscire a garantire gli interventi (in media dai due ai quattro a notte, e dai cinque ai sette di giorno).

Mezzi troppo vecchi, a rischio i servizi di Pronto intervento della Croce Rossa

Il problema riguarda il parco mezzi, troppo vecchi, rispetto ai dettami della recente normativa; il riferimento è alla deliberazione numero XII 3720 del 30 gennaio 2024 con cui la Regione Lombardia ha stabilito il limite di utilizzo di un’ambulanza in emergenza a un massimo di dodici anni.

«Una legge che ci è caduta addosso. Il nostro Comitato, considerato il vetusto parco in suo possesso, si trova nell’impossibilità di poter garantire il servizio alla cittadinanza – spiega Basilico - Di fatto, il rimborso garantito per ogni uscita dalla Regione copre a malapena le spese vive per ciascuno dei servizi per cui siamo chiamati a intervenire».

Luigino Basilico

Difficile, quindi, per il Comitato desiano della Croce Rossa poter andare avanti in queste condizioni. Tra l’altro, come ha messo in evidenza il presidente, «questa limitazione non riguarda solo il 118, ma anche i servizi sportivi, che sono parecchi. Noi siamo presenti in occasione delle gare dell’Aurora Basket, siamo chiamati per le partite della Folgore Caratese, ma anche per quelle delle squadre del Monza per i campionati minori e in tante altre occasioni». Questo significa che «senza mezzi più moderni dovremo rinunciare al Pronto intervento; per noi non significa solo perdere il gettone, ma anche venir meno a un contratto che abbiamo sottoscritto, e che, pertanto, dovremmo rispettare». Una tegola pesante per i soccorritori, che si sono subito mossi per capire come poter trovare una soluzione.

"Necessario organizzare una raccolta fondi"

«Questa situazione ci ha messi in difficoltà - rimarca - Per riuscire a continuare a garantire il servizio è necessario quindi organizzare una raccolta fondi, coinvolgendo istituzioni, aziende, a cui verrà rilasciata regolare ricevuta per la detrazione prevista dalla legge, e tutta la popolazione». L’obiettivo è raccogliere la somma necessaria per acquistare una nuova ambulanza, che garantirebbe alla Croce Rossa la possibilità «di intervenire per le urgenze e rimediare quindi ai limiti imposti dalla Regione».

L’intenzione è di mobilitarsi con il volantinaggio, andando a bussare alle banche e alle istituzioni, «in modo capillare».

«Il costo approssimativo di un’ambulanza con le caratteristiche richieste dalle normative vigenti nella nostra Regione si aggira intorno ai 70mila euro - fa presente Basilico - Qualora non si riuscisse a raggiungere l’importo necessario sarà mia premura informare la cittadinanza sulla data di cessazione del servizio di Pronto intervento da parte nostra. Sia chiaro, il servizio a norma di legge continuerà ad essere garantito da altre ambulanze, verrà meno quanto sino ad ora espletato dal Comitato di Desio dal suo sorgere, nel 1962».

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