Correzzana

Mezzo secolo di "lavate di capo": il mitico Silvano appende le forbici al chiodo

Sabato 30 dicembre ultimo giorno di lavoro per Silvano Frigerio, lo storico parrucchiere del paese

Mezzo secolo di "lavate di capo": il mitico Silvano appende le forbici al chiodo
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Più che un parrucchiere, un’icona. Più che un salone, una casa per tanti clienti che nel corso del tempo sono diventati amici. Si chiude un vero capitolo di storia a Correzzana, dove oggi, sabato 30 dicembre, il mitico Silvano Frigerio raggiunge il meritato traguardo della pensione, chiudendo per sempre quell’attività che per il paese e la sua piccola grande comunità ha veramente segnato un’epoca.

Il parrucchiere Silvano va in pensione

Un viaggio che è incominciato quando Silvano, figlio d’arte e oggi 65enne, di anni ne aveva solamente 15:

"Mio papà Erminio aveva una bottega a Casatenovo e proprio lì ho iniziato come garzone, imparando i trucchi del mestiere per così dire - racconta lui dando una “spuntata” ai suoi ricordi - Dopo il servizio militare, a 19 anni, cominciai davvero il lavoro nel salone, di cui poi ho assunto le redini".

Dal pallone alle forbici

E’ in quel momento che Silvano decide anche di lasciare una più che promettente carriera nel mondo del calcio per proseguire l’attività di famiglia e seguire le orme del papà. E le forbici prendono presto il posto del pallone. Nel marzo del 1993, poi, il trasloco a Correzzana, lungo via Principale, dove "ul barbé" diventa un vero e proprio punto di riferimento per l’intera collettività. Oggi l’ultimo capitolo di una lunga storia, con una festa organizzata tra le mura in cui essa ha avuto il suo massimo splendore.

"Si chiude sicuramente un bellissimo viaggio che è durato esattamente 50 anni - dice Silvano non senza un pizzico di emozione - Lascio a malincuore, perché per me non è stato tanto un lavoro, ma una grande passione. Mi dispiace soprattutto dover salutare i tantissimi clienti affezionati, che in realtà sono diventati dei grandi amici in tutti questi anni. E li ringrazio di cuore per la fiducia che mi hanno accordato, al pari di chi è entrato anche solo una volta da quella porta. Perché se nel mio piccolo sono riuscito a scrivere un pezzo di storia del paese, il merito è soprattutto loro".

E adesso?

Il traguardo della pensione permetterà a Silvano di riprendere quelle passioni mai sopite che ora avrà più tempo di coltivare:

"Mi è sempre piaciuto andare a funghi, ora avrò più occasione di concedermi qualche passeggiata - chiosa l’ormai ex parrucchiere - E poi la mia amata Inter, che continuerò a seguire insieme agli amici ancor più da vicino. Anche perché sono uno che non è capace di starsene con le mani in mano. Infine, non certo per importanza, la mia famiglia, che potrò godermi sicuramente di più: a mia moglie e a mia figlia, che mi hanno sempre sostenuto lungo questo percorso, va il mio ringraziamento più grande".

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