Minori fuori controllo, l’allarme dei residenti: «Via Grandi è diventata una bomba a orologeria»
«A volte sono anche 40 o 50 e fanno paura: sfidano la sorte, bevono, bestemmiano e chi li rimprovera riceve insulti e minacce.
«Via Grandi è diventata una bomba a orologeria: residenti minacciati da vandali minorenni», una situazione che si somma a sporcizia, schiamazzi e danneggiamenti. Un incubo che per chi vive nella zona, in pieno centro a Desio, va avanti da mesi.
Minori fuori controllo, l’allarme dei residenti
Le segnalazioni si ripetono. L’assillo per chi abita nella via è costituito da un gruppo di minori, «un branco», lo definiscono, «alle volte sono anche in 40 o 50», ci dicono, provocano danni ad arredi urbani e a proprietà private, urlano, bestemmiano, sostano in aree private. Non solo, i ragazzi (ma nel gruppo ci sono anche delle ragazze), la maggior parte minori, occupa la strada giocando a pallone, si divertono anche ad andare contromano in bici e monopattini. «Sfidano la sorte, si lanciano contro i veicoli in arrivo e all’ultimo momento si scansano. E’ un gioco pericoloso che va interrotto perché potrebbe anche finire male - evidenziano i residenti - oltre a mettere in pericolo chi non c’entra nulla». E ai rimproveri degli adulti, «rispondono con insulti azioni di sfida, vantandosi del fatto che, in quanto minorenni nulla può essergli fatto, anche se in realtà non è così». C’è chi dice di aver trovato l’auto danneggiata e chi ha provato a rimproverarli, ma si è trovato accerchiato e minacciato, e solo per un caso fortuito è riuscito ad avvertire il 112.
La raccolta firme dei mesi scorsi
I residenti, che ci hanno raccontato quello che quotidianamente succede, e che per paura preferiscono non esporsi, sono esasperati. Hanno più volte rivolto alle istituzioni richieste di confronto per capire come intervenire su un fenomeno che ormai non sono più disposti a tollerare. Ci sono state lamentele anche dal vicino oratorio. Nei mesi scorsi è stata organizzata una raccolta firme, è stata fatta anche una riunione in oratorio, con gli assessori e la Polizia Locale. Da allora la situazione non è cambiata, conferma chi si trova quotidianamente a dover fare i conti con il fenomeno, e non sa più cosa fare.
«Pur avendo avuto riscontro da chi di competenza, tra la ventilata promessa di un passaggio più frequente di auto di pattuglia e l’invito a chiamare il 112 ogni volta che se ne presenta la necessità, anche in pieno pomeriggio, null’altro è stato fatto e spesso ci si trova davanti al fatto che la problematica viene sminuita», affermano. Ci vorrebbero controlli e interventi, «ma siamo anche disposti a collaborare al fine di comprendere quale sia la strategia più adatta, per sensibilizzare i cittadini ad effettuare segnalazioni, i genitori di questi stessi minori a intervenire. Certo che se però le istituzioni stesse tendono a minimizzare il problema, riducendolo a semplici urla di quattro ragazzini, il tema non viene risolto, e finiamo per essere abbandonati a noi stessi». La convinzione è «che qui ci troviamo in una situazione che è una bomba a orologeria, se questi minori non vengono fermati, recuperati, non solo con la repressione, ma anche dando loro spazi, educandoli. Così la città rischia davvero di diventare invivibile più di quanto non lo sia già», si sfogano. Da qui anche la richiesta di spazi «soprattutto per la fascia di età più critica, ossia gli adolescenti, che è quella della maggior parte di questi ragazzi. Sarebbe utile avere un centro di incontro, magari presidiato da educatori, uno spazio in cui trovarsi ma anche dove intraprendere delle attività. Si potrebbero organizzare degli incontri sul tema della legalità. Quello che viene dato loro adesso, viene restituito alla società una volta adulti», ne sono convinti.
"Bisogna fare qualcosa"
I residenti fanno presente che «sono tante le azioni da mettere in campo, ma bisogna fare qualcosa - il sollecito - Abbiamo parlato con il sindaco, il vicesindaco, con il prete, con la Polizia Locale, abbiamo chiamato i Carabinieri un’infinità di volte, perché ci troviamo di fronte a ragazzi senza controllo, ma il problema continua a esistere. L’estate scorsa è stato un delirio. Hanno spostato i cartelli stradali, si prendono a pugni, bevono. E’ c’è chi non ne può più e ha pensato persino di trasferirsi altrove. A questo punto non possiamo più essere ignorati», il disperato appello.
«Ripetuti episodi di violenza, che preoccupano: la maggioranza cosa fa?»
«Negli ultimi mesi ripetuti episodi di violenza che destano preoccupazione e allarme nella cittadinanza»: allarme sicurezza dal Pd e un’interrogazione urgente per richiamare l’Amministrazione e capire quali azioni intende mettere in campo. A ottobre lo scontro tra bande rivali alle giostre, i furti, i vandalismi che hanno colpito la statua del Papa, imbrattata con lo spray rosso; il 17 novembre un ragazzo di 21 anni è stato portato Pronto soccorso con una ferita d’arma da fuoco, vittima di una sparatoria avvenuta in centro città; il 19 novembre un gruppo di ragazzini è venuto alle mani con il titolare del negozio cinese di corso Italia; il 41enne è finito in ospedale in codice giallo per le conseguenze riportate, essendo stato colpito al volto. Intanto i commercianti denunciano la presenza costante di «ragazzini che cominciano a provocare, a lanciare insulti contro le persone, a fare schiamazzi, a bestemmiare. C’è paura e non ci si sente sicuri».
Ancora una volta gli esponenti del Centrosinistra fanno presente l’urgenza «di mettere in campo azioni che possano educare e anche tutelare ed aiutare chi sta vivendo una evidente situazione di disagio giovanile». Il Pd ha chiesto alla maggioranza di riferire al Consiglio comunale «sulla attuale situazione della sicurezza in città, se ci sia stata una interlocuzione con le forze dell’ordine sui recenti fatti di cronaca e se sì, cosa sia emerso; se la città di Desio ha attualmente una situazione in linea con il resto della Provincia oppure no e se non lo fosse in cosa si differenzia (tipologia di reati? Frequenza degli stessi?) e cosa intende fare l’Amministrazione per prevenire, per quanto nelle proprie competenze, in modo strutturato la violenza giovanile che sta caratterizzando la città. Quali strategie sono state adottate o verranno attuate per migliorare l'educazione e l'integrazione dei giovani sul territorio».
La capogruppo del Pd Jennifer Moro ha attaccato:
«Adesso si sdogana tutto come molto normale, tempo fa avete fatto venire qui Decorato e chiedevate l’esercito per le strade di Desio, adesso l’elenco degli episodi è raddoppiato ma secondo voi siamo in linea con la provincia. I dati si chiedono alla Prefettura, almeno ci si fa un’idea di come è posizionato Desio rispetto agli altri Comuni. Non prendiamoci in giro».
Villa invita i cittadini a denunciare e segnalare
«Garantire la sicurezza di Desio e dei nostri cittadini è una delle priorità di questa Amministrazione comunale e per questo motivo abbiamo attuato, da quando ci siamo insediati, una serie di politiche volte a rafforzare l’organico della nostra Polizia Locale, con l’obiettivo di avere una maggior presenza sul territorio». Così ha spiegato il vicesindaco e assessore alla Sicurezza, Andrea Villa.
«Ora la Polizia Locale è passata da 31 a 36 unità. Per il prossimo anno abbiamo in previsione di acquistare altre vetture per permettere una maggiore presenza e capacità di spostamento sul territorio. In particolar modo l’ufficio mobile servirà per presidiare le zone meno centrali, mentre il centro continua a essere presidiato dalle pattuglie che, a partire dal mese di maggio, svolgono anche il servizio appiedato. Da quando è stato reintrodotto questo servizio, che in passato si era esaurito, la presenza degli agenti è stata importante in diverse occasioni che avrebbero potuto sfociare in casi di cronaca senza un presidio costante. Sono stati acquistati strumenti come spray al peperoncino, dissuasori ed altro ancora per permettere agli agenti di intervenire con più efficacia in caso di necessità». Per l’assessore «per troppi anni gli episodi sono stati sottovalutati, derubricandoli ad una “errata percezione della cittadinanza”».
Ha ricordato la collaborazione con le altre forze dell’ordine presenti sul territorio, a partire dai Carabinieri. Rispetto agli episodi citati dal Pd, «quello che mi preoccupa maggiormente è quello relativo al ragazzo colpito da un’arma da fuoco. Prima di sbilanciarmi in analisi, però, aspetto di conoscere con esattezza la ricostruzione dei fatti. Ci sono ancora accertamenti in corso. Di certo, persone che si rendono protagoniste di episodi come questo, non sono le benvenute nella nostra città. Così come non sono i benvenuti quelli che hanno pasticciato la statua del Papa, ma parliamo di due episodi totalmente diversi: il secondo potrebbe essere frutto di una bravata adolescenziale, il primo invece è molto più preoccupante», ha ricordato.
In questo quadro, ha aggiunto Villa «possiamo dire che ci sono episodi da contrastare ma non siamo certo ai livelli del Corvetto, della stazione Centrale di Milano o di Monza. E nemmeno ci vogliamo arrivare».
I commercianti chiedono anche l’illuminazione. «Sta andando avanti il progetto Illumina, ma per potere procedere con la sostituzione dei corpi illuminanti del centro serve l'ok, che stiamo aspettando, dalla Sovrintendenza. Mi auguro che nel giro di poco tempo si riesca a dare al nostro centro una illuminazione più importante rispetto all'attuale», ha spiegato. L'invito del vicesindaco è quello «di sensibilizzare i cittadini a segnalare alle forze dell'ordine le situazioni di pericolo o disagio. Anche anonimamente, è utile e importante segnalare».
Disagio giovanile: attiva l’educativa di strada
Disagio giovanile, tra le soluzioni c’è l’educativa di strada, «un presidio educativo itinerante, che consente di lavorare sulle criticità territoriali, capace di intercettare sollecitazione provenienti dai contesti informali di aggregazione e di promuovere con efficacia le proposte messe in campo dall’intero progetto», ha spiegato l’assessore alle Politiche giovanili, Andrea Civiero.
Gli operatori «lavorano in particolare con le compagnie informali, muovendosi sia all’interno di parchi, strade e parcheggi, sia all’interno di istituzioni più formali e consolidate», ha specificato. Pertanto, «in questo modo è possibile raggiungere giovani che non si rivolgerebbero autonomamente ai servizi del Comune. Nel primo semestre dell’anno c’è stato un potenziamento dell’azione dell’educativa di strada, che ha consentito di ampliare a cinque il numero di compagnie agganciate per un totale di circa 65 ragazzi/e».
E per il futuro, «è intenzione dell’Amministrazione comunale proseguire e implementare ulteriormente le attività svolte sul territorio dall’equipe, intercettando possibili finanziamenti».
Civiero ha infine ricordato che «l’Hub Desio giovani è a tutti gli effetti un centro di aggregazione che accoglie i giovani della città offrendo loro una uno spazio fisico dove potersi incontrare e interagire tra loro».