La visita

Monsignor Delpini al PalaMeda per incontrare allenatori, dirigenti e atleti delle società sportive

Delpini ha rivolto un ringraziamento a tutti i presenti, incentrando il tema del suo discorso in tre punti cardini: “La fierezza, l’incoraggiamento e il tifo per chi si occupa di sport”

Monsignor Delpini al PalaMeda per incontrare allenatori, dirigenti e atleti delle società sportive
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Serata carica di emozioni quella di ieri sera al Palameda dove l’arcivescovo di Milano Monsignor Mario Delpini ha incontrato i giovani e i dirigenti dello società sportive.

Monsignor Delpini al PalaMeda

Presente anche la UnipolSai Briantea84 Cantù che si è esibita sul parquet casalingo con una partitella 5x5 agli ordini di coach Daniele Riva. A margine, le testimonianze di Giulio Maria Papi, Filippo Carossino e Ian Sagar sul tema del limite e del talento, in rappresentanza di tutti gli atleti biancoblù che da quattro stagioni stanno incontrando attivamente in qualità di testimonial i giovani degli oratori e delle realtà sportive del territorio nel percorso che vede in campo la realtà canturina con la Fom (Fondazione Oratori Milanesi), il Csi Milano e l’Arcidiocesi di Milano.

Poi il saluto con l’Arcivescovo, le foto di rito, e la consegna della maglia ufficiale con cui la UnipolSai ha vinto lo Scudetto 2021. Mons. Delpini ha rivolto infine un ringraziamento a tutti i presenti, incentrando il tema del suo discorso in tre punti cardini: “La fierezza, l’incoraggiamento e il tifo per chi si occupa di sport”, un richiamo alla parte educativa rivolta alle ragazze e ai ragazzi e un focus sulla figura dei “capitani” ai quali verrà indirizzata la nuova Lettera degli sportivi 2021-22.

Le parole di Delpini

"Voglio dire tre parole - ha detto Monsignor Delpini La prima è che sono fiero di voi, dello sforzo educativo di dirigenti e allenatori, fiero dello sforzo delle società, fiero dell’intuito di preti e laici nel far giocare insieme assaporando i valori dello sport de del gusto di giocare e condividere insieme vittorie e sconfitte. Lo sport non è il solo, il tutto nella chiesa, ma senza di lui il tutto non è completo".
"Vi incoraggio - ha proseguito Delpini -  a voi allenatori come gente che ha imparato ad unire la parola con il sacrificio. Vi incoraggio a scuotere i giovani dalla malavoglia e i nuovi ritmi imposti dalla pandemia perché possano tornare insieme e prendere in mano la loro vita. Vi incoraggio a ripartire per essere fermento di una società nuova. Dobbiamo imparare la saggezza che non si lascia frenare dalla fragilità. Curiamo la persona non solo l’atleta.
Infine sono vostro tifoso, non tifo per le grandi società legate ai grandi capitali, tifo per gli atleti che giocano perché è bello giocare e stare insieme. Tifo per gente che è attaccata alla maglia come simbolo di appartenenza ad un gruppo e ai suoi valori non per una maglia simbolo di mediaticità".

Il commento di don Stefano Guidi

"Siamo soddisfatti della partecipazione contando che venivano da 2 anni di stop per il covid, e oggi l’arcivescovo ha incontrato tanti adolescenti (pur con le restrizioni) delle società dell’oratorio. Siamo molto contenti della partecipazione di alcuni campioni che visitano anche abitualmente i nostri oratori, oggi sono uomini di sport affermati ma non si sono dimenticati da dove vengono" ha commentato don Stefano Guidi presidente FOM.

Soddisfatto il sindaco

Soddisfatto anche il sindaco Luca Santambrogio: ‘Sono molto emozionato di ospitare qui a Meda il nostro arcivescovo - ha detto. Porto i saluti di tutta la provincia MB qui rappresentata da molte società. Questo palazzetto che ci ospita oggi ha creato nel tempo grandi legami sociali connettendo gli oratori e le società medesi. Oggi doniamo simbolicamente al nostro arcivescovo una tazza come simbolo di rinascita".

 

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