La petizione

"Monza? Un calvario per le persone disabili"

Diego Schettino, 24 anni, si batte per una mobilità che sia inclusiva: «Basta con le discriminazioni».

"Monza? Un calvario per le persone disabili"
Pubblicato:
Aggiornato:

"Già solo arrivare a Monza da Milano con i mezzi pubblici, per noi persone con disabilità, non è certo semplice. Il problema è che poi, una volta scesi dal treno, la vita si fa ancora più complicata". A farlo presente è Diego Schettino, (responsabile Nazionale per le politiche alla Disabilitá Europa Verde) 24enne con disabilità, in prima linea per una mobilità che sia inclusiva a 360 gradi. Oltre ad aver avviato una petizione su Change.org, a Milano ha aperto uno sportello dove gli utenti possono inviare segnalazioni sulle aree più critiche della città e l’idea è quella di «esportare» il modello anche in altre città, Monza compresa visto che «di problematiche legate alla mobilità ne ha parecchie».

«Monza? Un calvario per le persone disabili»

Il capoluogo brianzolo, ha spiegato Schettino, è in linea con la maggior parte delle città italiane. Marciapiedi inadeguati al transito delle sedie a rotelle (stretti, accidentati e con la presenza di pali a impedire il passaggio), strade spesso dissestate e, soprattutto nel centro storico, ostacoli che, per chi è impossibilitato a deambulare, risultano insormontabili.
"Monza è purtroppo sempre stata un calvario per le persone con disabilità - ha spiegato - E’ una città con un centro storico antico indubbiamente molto bello, ma di difficile fruizione. E si deve tenere conto che a livello nazionale la percentuale di disabili è piuttosto alta. Non tenere ciò in considerazione significa non considerare una buona fetta della popolazione".

Complicato anche arrivare in città

Da tempo i consiglieri di opposizione fanno notare come la stesura del Peba (il Piano eliminazione barriere architettoniche) sia ancora in alto mare, mentre tiene banco la «questione Arengario» da sempre inaccessibile alle persone con disabilità motorie (anche se ora si sta lavorando per risolvere il problema) e per la quale il Comune di Monza è finito a processo. Le difficoltà, tuttavia, non vengono riscontrate unicamente nel momento in cui si gira per la città. Complicato è anche arrivarci.

"Monza rientra tra quelle stazioni che non vengono considerate principali e dunque, per avere l’assistenza necessaria a salire sul treno con la sedia a rotelle, devo prenotare 12 ore prima della partenza (per le stazioni considerate principali - e sono sostanzialmente i capoluoghi di regione come Milano o Roma - è sufficiente prenotare un’ora prima), sperando anche che non ci siano altre persone che necessitano del medesimo servizio alla stessa ora, perché in quel caso allora si devono rivedere i piani. Anche perché chi gestisce le ferrovie, con norme assurde, prevede solo un posto occupabile disponibile per ogni treno, cosicché tra due persone con disabilità che hanno bisogno di salire sul treno una delle due rimane a casa".

La petizione

Ed è proprio per chiedere un deciso cambio di rotta per quanto riguarda l’accessibilità ai mezzi di trasporto che il 24enne ha lanciato la petizione. "Chiediamo che ogni discriminazione nei confronti dei disabili sia finalmente cancellata, aumentando i posti attrezzati sui treni e modificando, se necessario, le norme di sicurezza, anche su tutti i mezzi di trasporto di tutto il territorio nazionale o comunque attrezzando i treni con i divisori che consentano l’identico trattamento di tutti i viaggiatori".

Seguici sui nostri canali
Necrologie