Monza, un Gran Premio da (quasi) tutto esaurito e con lo sguardo al futuro
La gara è domenica, ma già si pensa ai lavori e al rinnovo del contratto con Liberty Media
Il conto alla rovescia per l'appuntamento più atteso dagli appassionati di motori è partito. Trecentomila le persone che arriveranno a Monza per i tre giorni di Formula Uno che partiranno con le prove di venerdì e che culmineranno con la gara di domenica, il 3 settembre 2023.
Un Gran Premio da (quasi) tutto esaurito
Un Gran Premio, quello di quest'anno, che segna la fine delle celebrazioni del centenario dell'Autodromo, e per il quale gli organizzatori auspicano il tutto esaurito. Per ora è stato venduto il 95 per cento circa dei biglietti a disposizione. Vendite che, dopo un inizio incoraggiante, hanno visto un prosieguo che probabilmente ha pagato lo scotto delle performance non esattamente all'altezza delle attese della Ferrari e di un dominio pressoché incontrastato della Red Bull di Max Verstappen che si è aggiudicata anche l'ultimo Gp disputato in Olanda domenica.
I lavori di ammodernamento
Un circuito storico, quello di Monza, "ma che vogliamo che rappresenti anche il presente e il futuro, perché non c'è Formula 1 senza il tempio della Velocità", ha esordito il presidente di Aci Italia Angelo Sticchi Damiani, aprendo la tradizionale conferenza stampa che precede l'evento.
"Oggi vorrei parlare proprio del futuro di questo Gran Premio. Insieme dobbiamo essere in grado di garantire un rinnovo del contratto, che scade nel 2025 e delle condizioni che siano ovviamente sostenibili e soprattutto dobbiamo cercare di effettuare con rapidità i lavori legati alla sicurezza, ma anche tutta una serie di altri interventi che saranno elementi essenziali nella trattativa con Liberty Media".
"La storia non basta"
La storia, lunga e prestigiosa del circuito, non basta. "Dobbiamo essere al passo coi tempi, fare un salto di qualità - ha proseguito il numero uno di Aci Italia - Siamo in una fase avanzata per quanto riguarda i lavori relativi ai sottopassi e la ripavimentazione della pista che dovranno essere terminati entro la primavera del 2024, anche per non rischiare di perdere gare già in programma a partire da maggio e per le quali, qualora dovessero saltare, dovremmo anche pagare delle penali".
Le tempistiche dei sottopassi
I tempi, spiega ancora il presidente Sticchi Damiani, sono giusti. "E lo dico anche in qualità di ingegnere. In questo momento c'è una commissione che sta esaminando le proposte di 14 imprese che hanno chiesto di essere invitate. Entro il mese di settembre manderemo la lettera di invito ed entro la fine di ottobre potremmo avere l'impresa aggiudicataria". E dunque i lavori potrebbero cominciare già a novembre. "Sappiamo di avere un rally a Monza, ma troveremo il modo di far convivere l'inizio degli interventi con la gara". Obbiettivo, dichiarato: "Finire i lavori entro aprile per ospitare gli eventi importanti della primavera e avere il calendario così come ce lo eravamo immaginato".
I finanziamenti
Di qui i ringraziamenti a Regione Lombardia "che ci ha finanziato questi lavori insieme al Ministero delle Infrastrutture. Le risorse di cui disponiamo ci consentono non solo di fare questi lavori, ma di guardare anche ad altri interventi come la copertura dei box e soprattutto le nuove tribune che avranno delle caratteristiche molto diverse da quelle attuali. Saranno sempre smontabili, ma con caratteristiche di comfort per cui gli utenti non avranno più la necessità di spostarsi".
"Recupereremo la pista di alta velocità"
C'è poi la questione della pista di alta velocità. "Il nostro imperativo è recuperarla - ha detto Sticchi Damiani - Per me non si tratta solo di un esempio di archeologia industriale. E forse il luogo più iconico di questo circuito ed è giusto recuperarlo. Ma per questo serve un ulteriore sostegno economico".
Le trattative con Liberty Media
Tutto ciò (lavori e reperimento di risorse finanziarie) è scandito "da una certa fretta, perché mi devo sedere al tavolo con Liberty Media. E la trattativa non sarà semplice. Le condizioni finanziarie sono più pesanti rispetto a quelle attuali e questo ostacolo dobbiamo superarlo tutti insieme. Monza è il circuito più veloce del Mondiale, non si può immaginare la Formula 1 senza il Tempio della Velocità. Ma serve la collaborazione di tutti".
"La F1 ha bisogno di Monza"
Collaborazione che il presidente di Regione Lombardia ha voluto rinnovare. "La Regione c'è sempre stata e ci sarà - ha risposto il governatore Attilio Fontana - E il Governo farà la sua parte. Monza ha bisogno della Formula 1, ma anche la Formula 1 ha bisogno e non può fare a meno di Monza". Il presidente di Aci Milano Geronimo La Russa ha invece auspicato che, col rinnovo del contratto, la data del Gp di Monza possa tornare quella tradizionale, ovvero la seconda domenica del mese.
I danni del maltempo
Pragmatismo è stata la parola d'ordine del sindaco di Monza Paolo Pilotto che, anche memore dei "disguidi" (come la FanZone messa sotto sequestro) che si è trovato a dover gestire lo scorso anno, non appena si era insediato, ha sottolineato più volte come tutto l'impegno, nell'organizzare questa edizione, sia stato volto a "fare tutto nel modo più preciso possibile, rispettando le regole". Anche se non tutto è andato come previsto, "perché nessuno di noi avrebbe mai potuto prevedere la terribile ondata di maltempo che a fine luglio si è abbattuta sulla città, colpendo in maniera particolarmente violenta proprio la parte nord del Parco, dove abbiamo perso intere aree boschive".
Quest'anno niente token
Tremilacinquecento persone coinvolte nella macchina organizzativa e altrettante ora al lavoro per montare i paddock. Sono i numeri forniti dal presidente di Sias Giuseppe Redaelli che ha anche illustrato le novità di quest'anno. "Ci saranno 24 aree dedicate al food and beverage disposte in tutta l'area dell'Autodromo e ci saranno anche più erogatori di acqua gratuita messi a disposizione da BrianzAcque". Ma, soprattutto, l'organizzazione ha fatto marcia indietro sul pagamento coi token che lo scorso anno è stato un totale disastro. "Si pagherà nella maniera più tradizionale, ovvero contanti e carte, ma chi ha avanzato i token dallo scorso anno, potrà utilizzarli", ha rassicurato Redaelli.