Muffe, infiltrazioni e infissi rotti: i presidi scrivono al Comune
Il sindaco Pilotto vuole migliorare i plessi scolastici di Monza. Da qui la richiesta ai dirigenti scolastici sull'elenco di cosa non vada
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Un giardino da bonificare perché da settembre i bambini non ci possono più andare, come accade alla scuola Tacoli, è forse la situazione più urgente da sistemare nelle strutture di Monza. Ma non è l'unica e il sindaco Paolo Pilotto si è appellato ai dirigenti scolastici.
Tante manutenzioni in attesa
Sono diversi i problemi tra ascensori inagibili, aule con la muffa, cancelli rotti, stanze fredde, infiltrazioni, facciate che si scrostano che interessano le scuole monzesi di tutti i quartieri.
Per fronteggiare una volta per tutte anni di carenze manutentive, il sindaco di Monza Paolo Pilotto e l’assessore Marco Lamperti hanno deciso di prendere «il toro per le corna» e hanno chiesto a tutti i dirigenti scolastici monzesi di prendere carta e penna e scrivere le carenze e le problematiche in termini di decoro e sicurezza delle loro strutture.
«Ovviamente parliamo di quelle del primo ciclo e delle secondarie di primo grado che dipendono direttamente dal Comune - ha spiegato Lamperti - Abbiamo oltre 60 plessi scolastici e i più giovani hanno 40 anni. Le manutenzioni sono sempre state saltuarie negli anni e si finisce con intervenire solo sulle problematiche gravi con lavori straordinari, vorremmo provare a invertire la rotta».
L’obiettivo è ambizioso e inutile dire che le liste redatte dai presidi sono piuttosto lunghe.
Incontro in vista coi presidi
L’intenzione dell’Amministrazione Pilotto, però, è incontrare a breve tutti i presidi per iniziare a tirare le somme.
«Interventi complessi nelle scuole sono in corso, basti pensare alle scuole di San Rocco che saranno completamente rifatte coi fondi Sus, alla Bellani che stiamo ricostruendo e al Cartoccino, una scuola materna che lamenta problemi di infiltrazioni da anni su cui stiamo investendo - ha aggiunto Lamperti - Abbiamo a cuore le scuole e stiamo mettedno il massimo impegno. Per la Confalonieri abbiamo investito un milione di euro, abbiamo sistemato i cortili scolastici come alla Volta, ma ci sono ancora tanti interventi che potrebbero risolvere problematiche comunque fastidiose e che richiederebbero minimi investimenti. Certo, è impossibile pensare di avere le risorse per sistemare tutto, ma molte delle cose che i presidi ci stanno chiedendo si possono risolvere».
La lista di Triante
Intanto Lamperti ha iniziato ad ascoltare il lungo elenco delle problematiche delle scuole del quartiere Triante (che sono simili a quelle di molti altri istituti) durante un incontro aperto della Consulta.
«Il giardino della Tacoli va bonificato, c’è l’erba alta, sono rimasti dei resti di un intervento ed è urgente sistemarlo per poter far tornare i bambini a sfruttare lo spazio esterno», ha spiegato la preside dell’Istituto comprensivo San Fruttuoso Monica Ratti.
Tra le altre cose, ci sono bagni inutilizzabili al primo e secondo piano, lampade che «suonano» e balconi che si scrostano.
Alla materna Mirò, invece, c’è il problema di un’aula con la muffa proprio nella sezione in cui c’è una bambina che è allergica alla muffa. Alla media Leonardo, invece, l’intonaco esterno dell’edificio avrebbe bisogno di un restyling, ci sono infiltrazioni e le tapparelle non funzionano a dovere.
Alla Don Milani ci sono classi fredde al piano terra per un problema dei termosifoni, il pavimento del corridoio all’ultimo piano si è sollevato e ci sono aule con infissi rotti (per i quali un intervento dovrà purtroppo attendere).