Giussano

Musica nel Metaverso, con l’avatar di Motta si canta e balla in 3D

E' un progetto innovativo che guarda alle nuove tecnologie e al mondo futuro

Musica nel Metaverso, con l’avatar di Motta si canta e balla  in 3D
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Giampaolo Motta fa l’amministratore di un’agenzia immobiliare ma si «diverte» anche a lavorare con le nuove tecnologie del web.3: qualche settimana fa ha prodotto una canzone "lanciata" attraverso il Metaverso.

Un musicista per passione che guarda al futuro

Ha prodotto e pubblicato una canzone  in uno studio di registrazione, ma nel Metaverso, partendo dal suo Avatar e da un portafoglio digitale. Parole e concetti che possono sembrare alienanti, molto lontani, ma che sempre di più stanno entrando nella nostre vite.
Giampaolo Motta, 46 anni, amministratore di una società immobiliare, musicista per passione da tanti anni, si è buttato in quello che, ormai in molti, considerano il futuro di internet.
Dal web.2  si sta passando al web.3, tra realtà virtuale e realtà aumentata: una vita parallela in cui la tecnologia la fa da padrona, ma che è alla portata di tutti. Basta solo avere un cellulare e pochissime competenze informatiche.

Il progetto artistico

Il giussanese che, per lanciare la sua nuova canzone «I’m in love with you», non ha scelto i soliti strumenti  che offrono oggi le piattaforme di streaming (Spotify, YouTube, Apple, Amazon e tante altre), ma l’ha fatto  realizzando il suo progetto artistico musicale partendo dalla creazione del suo avatar e da uno studio di registrazione virtuale disegnato da un architetto milanese Giancarlo Giuliano, riprodotto in realtà aumentata all’interno del Forum di Assago. Tutto questo nel Metaverso.
«E’ un progetto innovativo, che guarda alle nuove tecnologie e al mondo futuro - spiega il giussanese -  che aumenta la realtà. Chiunque, creando e personalizzando il proprio avatar, attraverso una app e un link può entrare nel mio studio di registrazione virtuale, ascoltare e ballare la mia canzone, interagendo se vuole anche con me».
Il progetto del Metaverso di Motta si è concretizzato  tramite una piattaforma tutta italiana che si chiama «OVER» e consente di avere un’interazione  più attiva rispetto a quella passiva del vecchio sistema web.2.  Un modello di interazione che ha una grandissima potenzialità che si può applicare a qualsiasi situazione o ambiente di lavoro e  che, grazie al supporto delle nuove tecnologie, migliora i servizi per gli utenti.
La paura però è che queste nuove forme di lavoro e servizio basate sulle ultimissime tecnologie informatiche, possano sempre di più alienare le persone e allontanarle dai contatti reali con il rischio di non vivere la realtà concreta, fatta di emozioni, persone, sensazioni vere.
«Basta non esagerare e sapersi approcciare in modo corretto - spiega - è un po’ come con l’uso dei social e dei videogiochi online, non bisogna farsi prendere troppo.   Il rischio di perdere l’umanità c’è se si diventa succubi della tecnologia, ma l’approccio giusto è quello di usare bene la nuova tecnologia per migliorare la qualità del lavoro e dei servizi, senza perdersi nel Metaverso».
E per chi volesse fare un’esperienza nel Metaverso e cantare con Motta, basta clic sul link https://www.overthereality.ai/land/engineering.supplier.giclee/
Provare per credere...

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