Seregno

«Nascosta» la targa della promozione: polemica allo stadio

Tensione al Ferruccio, intervengono i Carabinieri. E il consigliere Trezzi se la prende con il sindaco Rossi.

«Nascosta» la targa della promozione: polemica allo stadio
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Allo stadio Ferruccio di Seregno coperta con lo stemma del San Giuliano City la targa della promozione del Seregno in serie C.

«Nascosta» la targa della promozione: polemica allo stadio

Ha sollevato parecchie polemiche l’episodio alla vigilia del debutto nel campionato di serie C della squadra milanese, che disputa le gare interne proprio nell’impianto sportivo comunale in concessione al Seregno Calcio.

Al Ferruccio, l’altro sabato mattina, sono intervenuti persino i Carabinieri per riportare la calma e stemperare la tensione per quello che molti hanno interpretato come una mancanza di rispetto per la città e per il Seregno, promosso in serie C al termine della stagione 2020/21, dopo un’attesa lunga 43 anni. In breve tempo il cartello del San Giuliano City è stato rimosso, ma non è bastato per cancellare il disappunto di tifosi e simpatizzanti azzurri.

lo stemma del San Giuliano City, che ha coperto per breve tempo la targa

Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere comunale Edoardo Trezzi della Lega, che ha pubblicato sui social un selfie davanti alla targa celebrativa. Al suo fianco Davide Erba, ex presidente del Seregno e artefice della promozione.

«Mi hanno sempre insegnato che quando sei ospite a casa di qualcuno la prima cosa è il rispetto e l’educazione - la chiosa del consigliere di minoranza - Non so chi abbia permesso di rimuovere la targa della storica promozione in Serie C, ma soprattutto chi si sia preso la libertà e la responsabilità di mettere al suo posto lo stemma di un’altra società ospite che con Seregno non c’entra nulla».
Trezzi chiama in causa anche il sindaco Alberto Rossi, con la delega allo Sport, «che ha legittimato le società a fare quello che vogliono. Non è corretto che si comportino come se fossero a casa propria: il Comune deve avere un maggiore controllo sulle modalità di utilizzo dello stadio, perché non diventi una terra di tutti. Va bene l’introito degli affitti, ma temo che aumentino anche i costi di manutenzione. E con tre squadre che giocano contemporaneamente, soprattutto nel periodo invernale, non vorrei che diventi un campo di patate...».

Al momento nessuna risposta dal club ospite del Ferruccio, contattato dalla redazione.
L’ex presidente del Seregno Calcio, Davide Erba, preferisce buttare acqua sul fuoco delle polemiche estive: «Ritengo che sia stato un banale malinteso, senza alcuna cattiveria da parte del Comune e del San Giuliano City - il suo pensiero - Ma è bene che si preservi l’identità dello stadio. Va bene un rebranding temporaneo, ma senza cancellare la storicità dello stadio».

Il sindaco incontra i club per definire le modalità d’uso

Il Comune ha sottoscritto una convenzione con le società San Giuliano City e Como Women per utilizzare lo stadio nei rispettivi campionati, la serie C e la serie A femminile. Non è stata modificata, invece, la convenzione con il Seregno Calcio, al quale compete la manutenzione ordinaria.
In questi giorni il sindaco, Alberto Rossi, sta incontrando i referenti delle singole società per definire omogenee modalità di utilizzo del Ferruccio, evitando eventuali disguidi fra le parti.
La presenza di altre società nello stadio, dopo i consistenti lavori di sistemazione, «rappresenta un’opportunità per la città e di valorizzazione dell’impianto - spiega l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Borgonovo - C’è un tema di coordinamento fra le società, che ancora non si conoscono, e all’inizio le difficoltà sono maggiori».
Borgonovo ha sottolineato che i due club, in vista degli impegni agonistici, «hanno sistemato il campo da gioco in modo ottimale» e comunque al Ferruccio «non svolgono gli allenamenti, ma soltanto le partite».

(Nella foto di copertina il consigliere di minoranza Edoardo Trezzi e l’ex presidente del Seregno Calcio, Davide Erba allo stadio Ferruccio)

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