I numeri del reparto

Nefrologia e Dialisi a Vimercate: una struttura complessa con circa 2000 ricoveri all'anno

L'attività del reparto non si è mai interrotta, nemmeno durante il Covid. Complessivamente si contano circa 2.500 visite ambulatoriali all’anno

Nefrologia e Dialisi a Vimercate: una struttura complessa con circa 2000 ricoveri all'anno
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Duemila ricoveri all'anno, un'attività che non si è mai interrotta nemmeno durante il Covid, 190 pazienti (con 20 nuovi casi all'anno) sottoposti a emodialisi, 24mila trattamenti dialitici.

Nefrologia e Dialisi a Vimercate: una struttura complessa con circa 2000 ricoveri all'anno

Sono i numeri della struttura di Nefrologia e Dialisi dell'Ospedale di Vimercate. Numeri significati che forniscono un primo quadro di una attività complessa organizzata quotidianamente dal team diretto da Graziana Battini, primaria del reparto dal dicembre scorso.

In via Santi Cosma e Damiano dal 1987, la specialista (con tutti i propri collaboratori) si occupa di degenza, con 12 posti letto a disposizione, emodialisi (ospedaliera e presso i Centri di Assistenza Limitata, i cosiddetti CAL, ad Agrate e Carate), dialisi peritoneale domiciliare e offerta ambulatoriale.

I pazienti

I pazienti sono persone affette da insufficienza renale, nei diversi stadi: dal più moderato a quello terminale. Alla base c’è una malattia renale primitiva, in cui è coinvolto "solo" il rene (30-35%), sia, molto più spesso (50-55%), una insufficienza renale secondaria.

“Infatti – chiarisce la primaria - le cause più frequenti di questa condizione sono le più comuni malattie della popolazione generale: l'ipertensione arteriosa, il diabete mellito, l'obesità, le malattie cardiache e vascolari”.

Strumenti di ultima generazione e organizzazione

Le apparecchiature in dotazione alla struttura rappresentano lo stato dell’arte più aggiornato della tecnologia sanitaria.
L’attività ambulatoriale è particolarmente intensa: è organizzata 6 giorni su sette, mattina e pomeriggio. L’ultimo ambulatorio nato è quello dedicato alla nefrologia geriatrica. Complessivamente si contano circa 2.500 visite ambulatoriali all’anno.

“Contiamo sulla cartella clinica dialitica completamente informatizzata – racconta Battini - e disponiamo anche di sistemi di controllo dei trattamenti domiciliari mediante una connessione informatica, che intendiamo estendere, così da ridurre il numero dei accessi ospedalieri dei pazienti domiciliari".

Un'alternativa valida alla dialisi ospedaliera

La direttrice batte molto su questo versante complementare alla dialisi ospedaliera (tre sale, con una decina di letti ciascuna).
Sono 40 i pazienti in dialisi peritoneale, a domicilio: tutti adeguatamente addestrati dagli operatori della struttura. Una metà di essi segue una metodica manuale, l’altra una modalità automatica ossia in orario notturno.

“La dialisi peritoneale domiciliare – aggiunge Graziana Battini - ha un impatto minore sui pazienti: non obbliga a spostamenti dal proprio ambiente, consentendo di mantenere impegni lavorativi, relazioni sociali, di poter andare in vacanza e di ridurre l’impatto economico sia per il sistema sanitario sia per il malato”.

I dati italiani e la necessità della prevenzione

In Italia sono 2,5 milioni le persone affette da malattia renale, con 50.000 in terapia dialitica. Alla luce di questi numeri sono cruciali la prevenzione e la diagnosi precoce.

“E’ fondamentale l'alleanza con i medici di famiglia e con gli specialisti cardiologi, diabetologi, reumatologi ... perché i pazienti – dice la nefrologa - non giungano a noi quando l'unico provvedimento possibile è iniziare la dialisi. E' dimostrato che la diagnosi precoce consente di ritardare questo traguardo anche di cinque anni, ponendo in atto tutte le strategie terapeutiche oggi possibili”.

(nelle foto la dottoressa Graziana Battini in camice bianco con alcuni membri dello staff)

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